ANGUILLARA – NUBI SCURISSIME SI ADDENSANO SULL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE



E’ bastata una sola bordata partita dalla corazzata dell’UDC guidata da Sergio Manciuria per affondare la navicella capitanata dal nocchiere Pizzorno. Una pregiudiziale presentata dal capogruppo UDC obbliga infatti la maggioranza ad una umiliante marcia indietro tra lo stupore del pubblico presente.
Proviamo ad andare per ordine.
Tra i contenuti all’ODG il punto più atteso, l’ultimo, era senz’altro quello che riguardava il bilancio annuale e quello pluriennale, tanto che il consigliere Paolessi ha proposto di anticiparne la discussione prima di affrontare i sette punti che riguardavano diverse alienazioni. Proposta bocciata così come pure quella di consentire le riprese video del Consiglio; in effetti in una precedente assise era stato stabilito che sarebbe stato compito della Commissione Statuto e Regolamenti decidere le modalità delle riprese e la loro divulgazione. Nonostante le ripetute richieste di tutti e tre i Capo Gruppo dell’opposizione, il Presidente Ricci e l’assessore Di Gioia restano fermi sulle loro posizioni e non acconsentono. L’insistenza dell’opposizione rende esplicito che nel corso dell’assise qualcosa di grosso sta per succedere.
Si inizia pertanto il Consiglio con le comunicazioni del Sindaco che riguardano l’assegnazione delle deleghe ai diversi consiglieri (vedasi sito del Comune) e l’apertura di un centro di accoglienza in località Tragliatella per profughi provenienti dalla Libia.
Si continua con il punto relativo alle mozioni e più esattamente a quella presentata dal Capo Gruppo UDC in merito alle problematiche del parcheggio di Martignano e alla sua gestione. Si conviene con la maggioranza che quest’ultima presenterà a settembre un progetto che tenga conto delle disposizioni degli enti sovracomunali ma che comunque sani il problema di “illegittimità” dell’ubicazione del parcheggio.
Dopo aver votato all’unanimità che tra gli organi collegiali con funzioni amministrative sia indispensabile che la prima ad essere istituita sia la Commissione Statuto e Regolamenti, vengono anche nominati i componenti della stessa: Pizzigallo, Manciuria, Paolessi per l’opposizione, e Roghi, Pelliccioni, Botti e Finocchiaro per la maggioranza.
Delle sette alienazioni previste nell’Odg, due vengono ritirate (quelle al punto 5 e al punto 7) perché il vicesindaco Bianchini afferma necessitano di approfondimenti delle pratiche istruttorie e che comunque verranno riproposte appena possibile. Tutte le altre cinque  alienazioni vengono poi votate all’unanimità.
Al momento di affrontare l’ultimo punto, quello relativo al bilancio, si decide di sospendere il Consiglio per cinque minuti. I lavori riprendono invece dopo quaranta minuti che sono serviti al Consiglio per rifocillarsi. Sono le 21,45 quando il Presidente del Consiglio Comunale annuncia l’apertura del dibattito sul punto nr 12.
Come detto in apertura, è il consigliere d’opposizione Manciuria che presenta due pregiudiziali: la prima riguarda le tariffe delle aree residenziali e produttive, che contrariamente a quanto avvenuto in passato, anziché deliberate in Consiglio erano state invece decise dalla Giunta, e la seconda in merito al piano triennale delle opere pubbliche che, approvato dalla Giunta in data 29 giugno, contrariamente a quanto stabilito per Legge non era stato pubblicato per  almeno 60 giorni.
Il Consiglio viene di nuovo sospeso e la maggioranza si ritira in “camera caritatis” per decidere in merito. La sospensione dura circa un’ora (alla faccia dei regolamenti!) e determina l’inevitabile ritiro del punto nr 12 dall’Odg.
Al di là dell’errore umano del singolo impiegato che ha redatto il documento, pessima figura di tutta la maggioranza ugualmente colpevole per non aver controllato un atto la cui importanza non serve certo essere sottolineata. Se questo Consiglio poteva essere considerato come il primo vero esame dell’attuale Amministrazione è abbastanza evidente che non è stato superato e che non sarà facile giustificare il clamoroso flop a quei cittadini che con il loro voto hanno affidato la gestione della città ad un gruppo che probabilmente non è molto preparato sulle pratiche amministrative.
Le belle giornate dell’inizio mandato sono bruscamente finite e con questi presupposti l’orizzonte non può che essere cupo. La maggioranza supererà questa débacle?

Renato Magrelli [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/4370/” title=”4370″]

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