ANGUILLARA – INTERROGAZIONE DELL’OPPOSIZIONE SU SERVIZIO DI REFEZIONE



Alla cortese attenzione del :

Sig. Sindaco Dott. Antonio Pizzigallo

Sig. Presidente del Consiglio Comunale – Sig.  Marco Tosi

Segretario Generale – Dott.ssa Marina Inches

I sottoscritti Consiglieri Comunali della lista “Di Gioia per Anguillara” propongono la seguente

INTERROGAZIONE CON RISPOSTA SCRITTA

Oggetto:  Servizio di refezione presso la scuola primaria  “SCALO” in località Stazione. 

PREMESSO
– che sono pervenute numerose segnalazioni dagli insegnanti e dai genitori degli alunni che frequentano le classi della scuola elementare “Scalo” circa la bassa qualità dei servizi e del cibo che viene somministrato agli alunni nella mensa scolastica;

– che in considerazione del numero elevato dei fruitori del servizio è ormai prassi consolidata il ricorso ai doppi turni di mensa che costringe tutto il personale della refezione scolastica a provvedere alla distribuzione dei pasti in modo differito; ciò comporta difficoltà logistiche – essendo gran parte del pasto preparato in un altro plesso scolastico – oltre che alla assoluta inosservanza dei parametri e delle prescrizioni previste dalla vigente normativa a tutela della salute dei bambini  e della sicurezza, nonché  una insufficiente qualità dei pasti in distribuzione causata anche dall’evidente squilibrio tra numero complessivo degli addetti e pasti da erogare;

– che la Legge n. 488/1999 all’art. 59 comma 4 recita: “Per garantire la promozione della produzione agricola biologica e di qualità, le istituzioni pubbliche che gestiscono mense scolastiche ed ospedaliere prevedono nelle diete giornaliere l’utilizzazione di prodotti biologici tipici e tradizionali nonché di quelli a denominazione protetta, tenendo conto delle linee guida e delle altre raccomandazioni dell’Istituto nazionale della nutrizione. Gli appalti pubblici di servizi relativi alla ristorazione delle istituzioni suddette sono aggiudicati ai sensi dell’art. 23, comma 1 lettera b) del D LGS: 17.3.1995 n. 157 e successive modificazione, attribuendo valore preminente all’elemento relativo alla qualità dei prodotti agricoli offerti”;

– che la Legge Regionale n.10 del  6.4.09 – artt. 1 e 2 – prevede che i servizi di ristorazione  collettiva per minori nelle scuole devono garantire che nella preparazione dei pasti siano utilizzati prodotti agroalimentari tipici e tradizionali nonché zootecnici di ORIGINE REGIONALE  e cioè provenienti da coltivazioni ed allevamenti biologici regionali  in misura NON INFERIORE  al 50%,  in termini di valore dei prodotti,  anche trasformati, complessivamente utilizzati su base annua;

-che l’utilizzazione dei prodotti tipici biologici di origine regionale nella preparazione dei pasti forniti nelle mense scolastiche deve risultare espressamente attraverso l’impiego di idonei strumenti di informazione agli utenti dei servizi;

– che il problema alimentare riveste oggi un ruolo di estrema importanza nel condizionare lo stato di salute dei cittadini ed in particolare dei bambini;

– che – per quanto suddetto – almeno il 50% dei prodotti utilizzati per la preparazione dei cibi nelle mense scolastiche deve essere provvisto ex lege da certificazione biologica;

– che utilizzare i prodotti locali vuole dire anche sostenere la “filiera corta” per incentivare i nostri produttori locali e nello stesso tempo tutelare l’ambiente nella misura in cui si evita l’inquinamento dei mezzi di trasporto e l’utilizzo di tecniche di produzione intensive;

– che la Legge Regionale 27/98 (successivamente modificata dalla L.R. 26/03 e dalla L.R. 23/06) per il combinato disposto dagli artt. agli artt. 21 – 22 quater e 40 prevede che  nelle mense scolastiche siano utilizzate stoviglie (piatti, posate e quant’altro) riutilizzabili (ad es. in ceramica) o, quantomeno – biodegradabili, eliminando l’uso di stoviglie monouso;

– che nel predetto istituto scolastico sono utilizzate solamente  stoviglie (piatti, bicchieri e posate) di tipo monouso in materiale non riciclabile;

– che l’utilizzo nel servizio di refezione di stoviglie di plastica monouso è un comportamento anacronistico ed antieducativo e contrasta con tutti i moderni ed attuali principi di educazione ambientale soprattutto con i concetti di limitazione delle risorse e di sostenibilità  delle singole azioni;

– che  i cibi somministrati devono essere coerenti e corrispondenti con le apposite “tabelle dietetiche” previste dalla  normativa vigente, anche per ciò che attiene alle diete “differenziate”;

TUTTO CIO’ PREMESSO E CONSIDERATO SI CHIEDE DI RIFERIRE

–    1) su quali siano i provvedimenti da mettere in atto, nell’immediato, al fine di garantire un corretto svolgimento dell’attività di mensa, nel rispetto delle norme relative alla sicurezza nei posti di lavoro e alla  garanzia della qualità del servizio offerto ai minori;

–    2) quali meccanismi di controllo il Comune ha adottato per monitorare la qualità dei servizi mensa appaltati;

–    3) quali tutele a garanzia della qualità del servizio sono state richieste alla società appaltatrice; 

–    4) sulla possibilità di eliminazione del doppio turno di mensa;

–    5) sul rispetto delle condizioni di sicurezza sia dei bambini che delle operatrici scolastiche;

–    6) sulla qualità dei pasti forniti, soprattutto di quelli prodotti in luogo lontano dalla mensa di distribuzione  (scuola primaria di Scalo) ;

–    7) sul controllo della gestione della società affidataria nel rispetto dei patti contrattuali con l’Amministrazione ed , in particolare, del capitolato speciale di appalto;

–    8)  sul perché si consenta ancora al servizio di refezione di fornire pasti agli alunni in piatti, posate e bicchieri di plastica monouso non riciclabili;

–    9)  su quali tipo di controlli siano in corso e siano programmati per verificare la qualità del cibo,  l’impiego di alimenti biologici e genuini provenienti da aziende agricole e zootecniche regionali nei pasti serviti nella mensa scolastica, nonché la corrispondenza – per ciò che attiene alla “grammatura” delle singole porzioni – con le tabelle dietetiche di cui alla vigente normativa;

–    10) sulla qualità e sulla “grammatura” dei pasti sostitutivi somministrati agli alunni soggetti a dieta differenziata.

Inoltre si propone che  nelle prossime assegnazioni di appalti di ristorazione nelle mense scolastiche – in osservanza delle leggi di cui sopra – SI PREVEDA ESPRESSAMENTE L’UTILIZZO DI PRODOTTI DERIVANTI DA AGRICOLTURA BIOLOGICA DI PRODUZIONE LOCALE NONCHE’  L’USO DI STOVIGLIE  RIUTILIZZABILI O BIODEGRADABILI ED ECOCOMPATIBILI.

Nella speranza di una urgente ed esaustiva risposta – in forma scritta –  alla presente interrogazione, si inviano cordiali saluti.

I  Consiglieri
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