Comunicato stampa
Nel consiglio comunale del 15 ottobre ho chiesto chiarimenti sull’asta per la vendita di un terreno sito in località “crocicchie” senza ottenere risposte soddisfacenti né dall’assessore, né dal capoarea dell’ufficio lavori pubblici, Geom. Di Donato, intervenuto in consiglio su richiesta del Presidente Tosi. Riporto di seguito, in breve, le mie domande. Il 6 ottobre è stata deliberata la vendita all’asta di un terreno comunale, fissata il 19 dello stesso mese. Prima domanda: come mai solo 16 giorni di tempo tra la delibera e l’asta? Seconda domanda: è corretto vendere un terreno pubblico, molto ben posizionato, su Via Braccianese, come un qualunque terreno agricolo? Perché non promuovere un cambio di destinazione d’uso, ad es. “commerciale”, al fine di moltiplicarne il valore, a vantaggio delle casse comunali? Circa due anni fa, uno di questi terreni, oggetto di uso civico, venne inserito tra quelli da destinare ad “Area Carburanti”, all’interno del cosiddetto Piano-carburanti. Questo avrebbe significato vendere non a prezzo agricolo, ma al prezzo di un terreno commerciale, su cui si potesse costruire un distributore di carburanti, con annessi servizi. Allora, si parlava di 400 mila euro. Perché non recuperare quell’idea? La differenza stimabile non è di pochi euro: tra 50 mila e 400 mila euro, ce ne corre. Questo vorrebbe dire valorizzare sul serio il patrimonio pubblico.
Alberto Francocci [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/741/” title=”741″]
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