Anguillara: i Comitati di Quartiere si mobilitano contro la Tarsu



Il tavolo dei relatoriConvocata ieri in tutta fretta una riunione indetta dai rappresentanti di Colle Sabazio, di Campo Marinaro e di Ponton dell’Elce. All’ordine del giorno tematiche relative alla Tarsu che rischia di rovinare l’economia familiare di parecchie persone.
Difficilissimo trovare una linea di condotta comune: dai tre  rappresentanti di quartiere sono state infatti proposte azioni di protesta che fossero però perseguibili: dal coinvolgimento di associazioni a difesa del consumatore, all’ipotesi di rateizzazione della tassa, alle richieste di incontro urgente con il nuovo sindaco, Antonio Pizzigallo, che durante la campagna elettorale si era mostrato molto ben disposto nei confronti dei Comitati di quartiere e quindi assolutamente orientato ad ascoltarne le istanze.
Nell’eterogeneo gruppo di ascolto non è mancato chi ha suggerito provvedimenti drastici: bloccare subito i pagamenti. Un blocco che, però, porterebbe ad incappare in azioni di recupero crediti a loro volta aggravate da competenze e spese, perché la riscossione della stessa tassa è stata delegata ad un ente esterno per mezzo di un contratto che non consente all’appena insediata Amministrazione di effettuare alcun tipo di modifica o di sgravio.
Ci sono stati anche commenti costruttivi, che hanno sottolineato come, visto che  la Legge ha consentito all’ex commissario di fare cassa ribaltando l’intero costo del servizio sui cittadini, così la nuova amministrazione potrà prendere coscienza del fatto che, rimettendo mano al servizio e ottimizzandone il processo, si potranno produrre quegli introiti che per legge sono da  riutilizzare per diminuire il costo del servizio e di conseguenza la tassa a carico dei cittadini.
Sembra comunque che nonostante l’aumento praticato ai cittadini, non si riuscirà a coprire l’intero costo del servizio, perché la non differenziata, viene trasportata a Latina così come confermato dall’Ufficio Ambiente del Comune, con un evidente supplemento di costi pari ad un + 20%.
L’ex consigliere delegato all’Ambiente Giuseppe Girardi, presente all’incontro, ha tentato di spiegare come in realtà non si possa definire aumentata la tassa sulla raccolta dei rifiuti, proponendo una dichiarazione rilasciata dall’ex commissario prefettizio ad una testata locale il giorno 30 maggio 2009 “L’aumento della tassa sui rifiuti solidi urbani – diceva il commissario – non è dovuta all’introduzione della raccolta differenziata i cui necessari investimenti iniziali sono stati finanziati dalla Provincia di Roma. Nel mese di gennaio 2009 il costo del conferimento dei rifiuti nella discarica di Cupinoro si è dimezzato rispetto allo stesso periodo del 2008 e mano a mano che  la raccolta differenziata si estende tale costo diminuisce. L’aumento della Tarsu è dovuto al passaggio della copertura del costo del servizio dal precedente 80%  all’attuale 100%”.
Girardi inoltre, pur senza nulla togliere all’operato dell’ex commissario, ha manifestato dubbi su come sono stati calcolati i costi, riservandosi di verificare la documentazione relativa. L’ex consigliere delegato non infine mancato, di censurare duramente l’operato della macchina comunale definita più volte scandalosa, inefficiente e impreparata: “Da paese del quarto mondo”.
I cittadini presenti all’incontro hanno però rumoreggiato a lungo alle parole di Girardi, non condividendo appieno le affermazioni e le spiegazioni dell’ex consigliere. Ulteriori frammentarie notizie sulla realtà dell’isola ecologica e su una cospicua integrazione al contratto dell’Esa con una determina avvenuta nella “storica” data 23 dicembre 2008, non hanno certo contribuito a calmare la tensione che si è avvertita per tutta la durata della riunione.
Un’improbabile definizione di una tantum, troppi “si dice”, troppi impegni presi con leggerezza, troppe promesse fatte con superficialità: tutto questo non poteva che contribuire a generare confusione all’interno di un’assemblea le cui voci si accavallavano nel tentativo di superarsi nei toni. 
Il risultato è stato purtroppo quello di vanificare qualunque buona intenzione avesse determinato i responsabili di quartiere ad indire la riunione. Difficile senz’altro mettere d’accordo culture e attitudini diverse, che prima di cercare di capire quale sia stata la causa che ha generato l’effetto dei sensibili aumenti, già pretendevano una soluzione. Forse l’unico parametro su cui gli astanti concordavano era che la tassa sulla raccolta dei rifiuti dovrebbe essere riparametrata alla reale quantità di rifiuti prodotti, anziché sulla superficie dell’unità abitativa.
Alle 20,30 la riunione si è sciolta “automaticamente” senza aver deciso una linea comune di intervento, eccezion fatta per il responsabile del quartiere di Ponton dell’Elce che si è ripromesso di chiedere un immediato incontro chiarificatore con il sindaco appena insediato.

Renato Magrelli

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