
Alcuni genitori di ragazzi iscritti presso la scuola di Via della Mainella lamentano la mancanza di un collegamento con la frazione di Ponton dell’Elce. Se la mattina c’è un autobus che permette ai ragazzi di raggiungere agevolmente l’istituto, il ritorno al termine delle lezioni non può essere garantito.
Il servizio urbano tra Anguillara Sabazia e il quartiere periferico di Ponton dell’Elce (e conseguentemente anche per le località di Colle Sabazio, La Riccia e Albucceto) prevede sei corse, di cui due a distanza di un’ora alle 12:35 e alle 13:35. Se questo orario permette ai ragazzi frequentanti il liceo scientifico di tornare a casa, gli iscritti al liceo artistico, che prevede l’uscita alle ore 14:40 devono attendere le 16:45 per il servizio urbano, altrimenti le famiglie sono costrette a organizzarsi (quando possibile) per accompagnarli.
Il fenomeno non può essere ignorato. Lo scorso anno nove ragazzi frequentanti l’istituto provenivano dal quartiere periferico, quest’anno con l’aumento delle classi, si prevede una popolazione scolastica proveniente da Ponton dell’Elce superiore alle quindici unità, un numero di possibili utenti (solo dall’istituto) che rappresentano un bacino di utenza non indifferente per il trasporto pubblico sabatino, e non è possibile liquidare le richieste delle famiglie con un “non ci sono i soldi per mettere altre corse”. Una soluzione DEVE essere trovata, ricorrendo eventualmente a una rimodulazione degli orari esistenti.
Nel mese di febbraio 2013 il sindaco ha comunicato a una mamma, in seguito alle ripetute richieste di quest’ultima, che per ovviare al problema stavano “organizzando la sincronizzazione degli orari scolastici con quelli della ditta che si occupa del trasporto”.
Sincronizzazione che sembra non essere avvenuta, dato che il 26 giugno la Segreteria del Sindaco ha scritto alla mamma, dicendo che “la Regione Lazio ancora non si è pronunciata riguardo ai finanziamenti finalizzati a garantire ulteriori corse di bus…”.
In pratica, da ciò che si evince, il Comune di Anguillara ha chiesto alla regione il finanziamento per poter effettuare una corsa in più verso i quartieri periferici, senza prevedere una riorganizzazione delle corse attualmente presenti in modo da garantire la presenza di un autobus in prossimità dell’orario di uscita da scuola.
Abbiamo chiesto spiegazioni all’assessore alla pubblica istruzione, Marisa Botti, che ci ha risposto: “Mi dispiace se risponde a verità quello che mi hanno detto questi genitori: cioè che il Sindaco li aveva rassicurati quando stavano decidendo dove iscrivere la figlia… Lì c’è anche il problema che le due scuole superiori fanno orari molto diversi, che quelli dello scientifico sono tanti e c’erano prima, e così l’orario è stato calibrato su di loro. Mi dispiace veramente per la ragazza, ma bisogna pensare che dal primo superiore tutti i ragazzi devono fare i conti con la posizione geografica della scuola e con i mezzi che ci sono per arrivarci: quando facciamo l’orientamento consideriamo anche questo…”.
Una piccola osservazione. Le corse delle ore 12:35 e 13:45 sono precedenti all’istituzione delle classi di scientifico a via della Mainella. Fortunatamente in quel caso l’orario della scuola ha coinciso con quello delle corse già esistenti, altrimenti il problema sollevato dai genitori del liceo artistico avrebbe potuto essere causa di disagi anche per gli allievi dell’altro istituto.
Inoltre, quando viene fatto l’orientamento, se un ragazzo ha la volontà e la predisposizione di seguire il liceo artistico, e ha la fortuna di trovare un istituto che eroga questo tipo di servizio in zona, non può pensare che il viaggio più breve, in ordine di tempo, è quello che lo porta al centro di Roma. Ha tutto il diritto di poter tornare da scuola con l’autobus, e le istituzioni hanno il dovere di organizzare il servizio per tutelare questo suo diritto, considerando che non stiamo parlando di una casa isolata nella campagna, ma di quartieri che sono popolati da circa tremila abitanti.
Forse, sostituendo la corsa delle 12:35 con una corsa alle ore 14:45 (dove è già prevista una corsa tra la stazione e Piazza del Molo, invertendo quindi la destinazione delle due corse) potrebbe permettere la soluzione del problema, proposta già fatta verbalmente alla società che gestisce il servizio, che però non ha nessun interesse a modificare lo status quo (ci è stato risposto che il liceo artistico è privato e loro non dovevano garantire il trasporto!).
Speriamo che, all’atto di un’ulteriore segnalazione effettuata su queste pagine, si possa trovare la volontà di superare il problema. Noi continueremo a monitorare le azioni che verranno (o meno) intraprese.
Silvio Rossi
[foldergallery folder=”cms/file/BLOG/7995/” title=”7995″]