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Claudio Palmulli annuncia la propria uscita da CasaPound

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Una decisione netta, maturata con lucidità e senza ripensamenti, la motivazione è semplice: la disabilità non può avere colore politico, non può essere usata, interpretata o indirizzata da logiche di partito, parla di diritti, di dignità, di vita quotidiana e parla di persone.

Palmulli spiega che il suo impegno è sempre stato rivolto alle battaglie sociali e all’inclusione, non alla militanza politica. Negli anni ha compreso quanto sia necessario restare indipendenti per poter dialogare con tutti, senza etichette, senza bandiere, senza condizionamenti.

La scelta di lasciare CasaPound nasce dal bisogno di tenere la disabilità al di fuori di ogni schieramento. Un tema che richiede ascolto, rispetto e collaborazione tra realtà diverse.

«Non ho nulla da difendere se non ciò in cui credo: migliorare la vita delle persone con disabilità. Per farlo devo essere libero, e la libertà passa anche attraverso il distacco da contesti che non rappresentano più il mio percorso» afferma Palmulli.

Questo comunicato segna l’avvio di una fase nuova, fatta di responsabilità personale e impegno civile, senza appartenenze politiche.
Un passo necessario per continuare a portare avanti le istanze delle persone più fragili con trasparenza e coerenza.

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