A Napoli, nel quartiere Vicaria, è situato uno dei complessi monumentali meno conosciuti e più affascinanti della nostra città: l’Arciconfraternita di San Giuseppe dei Nudi (oggi divenuta una Fondazione), nata nel 1740 ed attiva da quasi trecento anni nell’ambito delle Opere Pie.
La struttura è sede del Museo di San Giuseppe dei Nudi, in cui è custodita la famosa “Mazzarella di San Giuseppe”, ovvero il bastone appartenuto al padre putativo di Gesù, oggi venerata come reliquia dai fedeli cattolici; oltre che avere al proprio interno una nutrita collezione di ritratti, rappresentanti tutti i Confratelli che nei decenni si sono avvicendati alla guida di quest’istituzione.
Riferimento per la comunità
Fondata sotto i Borbone, quest’istituzione ha sempre rappresentato un riferimento per la comunità napoletana, ed ancora ai giorni nostri ha come suo interesse principale quello di restituire qualcosa alla città, di donare cultura ed istruzione, rendendole fruibili ad un pubblico sempre maggiore.
Sotto la direzione dell’attuale Presidente della Fondazione, l’avvocato Ugo de Flaviis, è stato avviato un processo tanto di trasformazione degli spazi, quanto di ampliamento delle attività che si intendono svolgere sul territorio; e fra queste la promozione culturale ha assunto una funzione prominente.
Seguendo l’idea secondo cui il progresso sociale ed economico non può che seguire quello culturale, negli ultimi anni la Fondazione “San Giuseppe dei Nudi” si è impegnata continuamente per proporre ad una platea sempre più ampia degli eventi che fossero stimolanti e rilevanti, ospitando presentazioni di romanzi e saggi, organizzando concerti di musica sacra e storica, seminari e masterclass.
Questa attività ha portato anche a stipulare un accordo con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) che ha come obiettivo quello di far conoscere ai turisti ed ai napoletani questo genere di realtà che sebbene interessanti e con una storia incredibile, non sempre hanno accesso a delle sovvenzioni tali da permettere comunicazione al pubblico adeguata.
Promozione culturale
Proprio all’interno dell’attività di promozione culturale inaugurata dall’attuale Governo della Fondazione, è stato deciso di ospitare un evento particolarmente interessante, che ha rappresentato un momento di confronto ed accrescimento personale per tutti coloro che hanno avuto modo di parteciparvi: la presentazione del volume “Studio Etimologico e Tematico delle Canzoni Napoletane” (edito da Ariello Editore) scritto da Mario Lepre, magistrato in pensione, che si occupa già da diverso tempo di studi in materia di canzone classica napoletana.
L’evento si è tenuto giovedì 6 luglio presso la Chiesa di San Giuseppe dei Nudi (Via San Giuseppe dei Nudi 72, Napoli) ed ha visto la partecipazione di diversi ospiti illustri, fra cui Massimiliano Cerrito, Presidente del Festival del Barocco Napoletano e Domenico Proietti, Professore di Linguistica presso l’Università Luigi Vanvitelli. L’incontro è stato moderato dal giornalista Vincenzo Perone, mentre il Presidente della Fondazione, Ugo de Flaviis, ha salutato gli ospiti all’inizio ed alla fine dell’incontro, definendo anche quelli che sono gli obiettivi a medio e lungo termine del Governo da lui presieduto.
La discussione attorno al pregevole volume scritto dal Magistrato Lepre è stata particolarmente intensa ed ha coinvolto tutti gli invitati assieme al pubblico, che si è mostrato estremamente recettivo, data la trasversalità del tema trattato. Questo elemento ha permesso di configurare tutto il procedere della presentazione come una “chiacchierata” culturalmente elevata su un tema che interessa la maggior parte di noi: la musica napoletana, patrimonio immateriale attraverso cui la città di Napoli viene conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo.
Dato interessante
Il dato interessante da considerare riguarda poi proprio il coinvolgimento del pubblico, considerando che il volume scritto da Mario Lepre non è un romanzo, ma si configura come una guida tecnica utile per la comprensione non solo della storia, quanto anche della composizione della canzone classica napoletana; motivo per cui la partecipazione (sia in termini di numero di persone presenti alla presentazione, sia in termini di interesse dimostrato), è stata un elemento che ha aggiunto ulteriore valore all’evento.
Diversi sono stati infatti i momenti toccanti, in cui l’autore si è mostrato sinceramente colpito e commosso dalla circostanza in cui si trovava, ed anche la scelta di voler devolvere il ricavato della vendita dei libri di quella sera alla Fondazione “San Giuseppe dei Nudi” ha dimostrato quanto la pubblicazione di questo volume fosse un’esigenza di natura espressiva, ed un dono che questa persona ha voluto fare a tutti coloro che lo leggeranno.