Virus West Nile: il Ministero della Salute emette una circolare

info Virus West Nile



Il Ministero della Salute ha recentemente emesso la circolare “Piano nazionale integrato di sorveglianza e risposta ai virus West Nile e Usutu – 2019”, in modo che si possa fronteggiare efficacemente questa minaccia su tutto il territorio nazionale. Ma di cosa si tratta?

Virus West Nile e casi di infezioni in Italia

Il virus West Nile è decisamente poco noto e, fortunatamente, anche poco diffuso, tuttavia l’eventualità che si possa esserne contagiati non è esclusa, come testimoniato appunto da questa comunicazione ufficiale effettuata dal Ministero.

D’altronde i casi non sono mancati, nel nostro paese proprio come in altre nazioni: nel 2018 il virus West Nile ha infettato 595 persone in Italia, con 237 casi autoctoni verificatisi in 6 diverse regioni, esattamente Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Sardegna.

La principale peculiarità di questo virus è nel fatto che esso può essere trasmesso all’uomo tramite una semplice puntura di zanzara; questa è la modalità di trasmissione più comune, allo stesso tempo esso si può trasmettere con l’allattamento, tramite l’esposizione a sangue infetto, o anche a seguito di trasfusioni di sangue provenienti da soggetti che ne sono portatori.

Che cosa comporta questo virus

In alcuni casi il virus West Nile non manifesta sintomi, altrimenti può comportare manifestazioni paragonabili a quelle tipiche influenzali, dunque febbre, mal di testa, spossatezza, eruzioni cutaee, ingrossamento dei linfonodi.

Questo virus sa rivelarsi molto pericoloso soprattutto laddove dovesse colpire delle persone anziane, stesso dicasi per i soggetti immunodepressi, ovvero i quali hanno un sistema immunitario particolarmente debilitato; nei casi più gravi, il virus West Nile può implicare seri problemi al sistema nervoso centrale, i quali possono rivelarsi perfino permanenti.

I sintomi tendono a manifestarsi breve tempo dopo la puntura o qualsiasi altro tipo di evento contagiante; nella grande maggioranza dei casi essi insorgono dai 3 ai 15 giorni seguenti.

Nel caso in cui i sintomi siano lievi, in genere essi svaniscono autonomamente nell’arco di alcuni giorni, allo stesso modo non c’è da preoccuparsi se la puntura di una zanzara infetta non implica nessun sintomo.

Qualora al contrario i sintomi descritti in precedenza dovessero essere piuttosto accentuati, o comunque qualora dovessero protrarsi per diversi giorni, è fondamentale rivolgersi subito a un medico.

Il professionista sarà certamente in grado di verificare se tali manifestazioni siano dovute o meno alla puntura di una zanzara infetta, e in caso affermativo saprà suggerire le soluzioni terapeutiche più adatte.

L’importanza della prevenzione

protezione contro Virus West Nile

Come messo in evidenza dal Ministero della Salute nella sua circolare, per allontanare il rischio di essere contagiati è molto importante agire in modo preventivo.

Sicuramente è fondamentale proteggere le abitazioni dalle zanzare, soprattutto durante i mesi estivi, quando la loro presenza diviene particolarmente massiccia; alla luce di questo, non può che essere un buon consiglio quello di installare delle zanzariere su misura rivolgendosi a un’azienda in grado di fornire prodotti personalizzati, come ad esempio Punto Sicurezza Casa.

In ottica preventiva, inoltre, si dovrebbe cercare di evitare di lasciare dell’acqua ristagnante all’aperto, come può essere ad esempio la classica acqua che permane in un sottovaso.

Per la medesima ragione, dunque, sono da considerarsi contesti a rischio le fontane, gli acquitrini, i tombini, i laghetti, tutti ambienti che tendono ad attirare zanzare e che ne favoriscono la riproduzione.

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