A Reggio Emilia, il treno sociale d’inclusione e riqualificazione parte dal Binario 49



Il Binario 49 sarà un luogo di inclusione e coesione, in cui saranno programmati, supportati e realizzati progetti di sostenibilità ambientale, economica e sociale, con l’obiettivo finale di rivalutare e riqualificare la zona della stazione centrale di Reggio.

È tutto pronto per iniziare la propria attività il “Binario 49”, il primo Incubatore di Economia Solidale (IES) di Reggio Emilia: sorgerà in via Turri 49, in zona stazione centrale, nei rinnovati spazi del Centro Reggio est, con l’obiettivo, tra gli altri, di riqualificare la zona tramite l’innovazione sociale, promuovendo l’inclusione e la coesione tra gli abitanti della zona e le realtà locali. Il Binario 49 è uno spazio innovativo e unico nel suo genere, al cui interno saranno promossi e supportati progetti, azioni e strumenti caratterizzati da sostenibilità ambientale, economica, sociale.

L’incubatore si pone il non semplice obiettivo di dare un nuovo volto alla zona di via Turri, di far rinascere l’area in cui sorge la stazione centrale, per troppo tempo lasciata ai margini della reggianità. Le prime mosse del Binario 49 saranno volte a creare opportunità per reti ed eventuali partner solidali locali nel quartiere, oltre che a favorire il riuso e la manutenzione di immobili anche con interventi di auto-recupero: questi sono passi fondamentali che mirano a rendere la zona più vivibile e appetibile a chi fosse interessato a comprare casa a Reggio Emilia.

Il Binario 49.

L’incubatore sociale, progetto virtuoso promosso dall’associazione “Casa d’altri”, avrà in gestione gratuita gli ambienti del Centro Reggio est per un periodo di 4+4 anni, dopo aver vinto la gara per l’affidamento tramite avviso pubblico di manifestazione di interesse tra una rete di associazioni, imprese sociali e onlus del terzo settore.

L’obiettivo principale del Binario 49 è quello di favorire interventi di rigenerazione urbana e innovazione sociale nel quartiere valorizzando, fra le altre cose, la forza aggregativa degli spazi pubblici come luoghi di incontro e scambio. L’associazione Casa d’altri è riuscita, facendosi regista della proposta, a porsi come anello di congiunzione con alcune tra le più importanti realtà sociali reggiane, tra cui: il Distretto di economia solidale di Reggio Emilia, le cooperative Ravinala, La Quercia, La Vigna, L’Ovile e Avvocati di strada, unite allo scopo di fare del Binario 49 promotore del dialogo costante tra i cittadini.

A Reggio Emilia, il treno sociale d'inclusione e riqualificazione parte dal Binario 49

Le iniziative proposte da Casa d’altri e i suoi partner si focalizzano su interventi concreti da attuare nell’area urbana in cui sorge la stazione centrale di Reggio Emilia, trasformando in primo luogo l’edificio affidatogli, fino ad oggi degradato e svuotato di contenuti, in un punto di ritrovo accogliente e di ristoro, una sorta di caffè letterario in cui si svolgeranno attività culturali e incontri in cui sarà possibile dibattere sulle principali tematiche che scaldano l’Italia quotidianamente. E questo è solo il punto di partenza di un progetto di ampio respiro, che comprende una lunga lista di iniziative sociali ed economiche, di utilità per il quartiere, ma anche per la città intera.

Binario 49, nel tentativo di dare vita ad un luogo di incontro tra culture e tra età diverse, punterà alla valorizzazione della dimensione enogastronomica e multiculturale del mangiare insieme, si doterà di una biblioteca ed una libreria con accesso a libri, giornali e riviste, comprenderà uno spazio dove si potranno utilizzare pc con connessione internet e metterà a disposizione della comunità spazi attrezzati per eventi culturali, per video conferenze e per favorire attività di coworking.

In sostanza punterà a diventare nel breve tempo un luogo di formazione e informazione, a disposizione di cittadini, ma anche di altre associazioni che si riconoscano nei principi del pluralismo, diversità ed inclusione.

Il commento.

Il vicesindaco di Reggio Emilia e assessore al Welfare, Matteo Sassi, ha presentato l’iniziativa mettendo in chiaro che generare le condizioni e offrire gli strumenti per vivere e lavorare insieme in un territorio, è il primo fondamentale passo per favorire la socialità fra le persone e per aumentare la percezione di sicurezza dei cittadini: “L’Amministrazione comunale intende investire ulteriori risorse in zona stazione e, in particolare, in via Turri e nelle zone limitrofe. Il progetto Binario 49 nasce per rafforzare le relazioni di prossimità, per favorire la partecipazione dei cittadini, promuovere i diritti di cittadinanza e, soprattutto, dei bambini e dei ragazzi del quartiere. Mi preme sottolineare come i rinnovati locali di via Turri 49 accoglieranno un progetto educativo del Comune, organizzato dal Polo sociale est, rivolto a bambini delle scuole elementari e medie inferiori del territorio”.

A Reggio Emilia, il treno sociale d'inclusione e riqualificazione parte dal Binario 49

Il vicesindaco ha poi sottolineato la bontà del progetto, a fronte di tutti coloro che speculano sulla pelle degli abitanti di questo quartiere: “L’economia solidale, il volontariato competente e la partecipazione dei cittadini, così come delle realtà associative, rappresentano elementi fondamentali per raggiungere questo obiettivo. Zona stazione è una parte della città caratterizzata non solo da fragilità e difficoltà ma anche da grandi risorse, spesso inattese e sorprendenti. Il nuovo progetto Binario 49 sarà in grado di rendere evidente tutto questo e di dimostrare che le buone politiche nascono da buone parole quali inclusione sociale, antirazzismo e solidarietà”.

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Informazioni su Emanuele Bompadre 16736 Articoli
Emanuele è un blogger appassionato di web, cucina e tutto quello che riguarda la tecnologia. Motociclista per passione dalle sportive alle custom passando per l'enduro, l'importante è che ci siano due ruote. Possessore di una Buell XB12S è un profondo estimatore del marchio americano.

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