Auriemma spiega i benefici di Nurvast, prodotto della COohesion Pharma



Nel quadro delle aziende farmaceutiche nazionali che si distinguono per il carattere innovativo dei loro prodotti c’è la campana Coohesion Pharma. Fondata due anni fa da un gruppo di ex informatori scientifici dalla lunga esperienza in multinazionali del settore, è una cooperativa che ha sede in provincia di Avellino a Mercogliano. La sua mission è mettere a disposizione l’esperienza maturata per presentare alla classe medica prodotti innovativi.

L’informatore scientifico del Farmaco, Carla Auriemma ci svela le qualità di Nurvast, uno dei primi prodotti lanciati dalla Coohesion Ph, arma: “Si tratta – spiega – di un nutraceutico per l’ipercolesterolemia lieve-moderata; si tratta di un fitocomplesso estratto dalla mela annurca campana. NUR sta per mela annurca mentre VAST indica che il prodotto dà risultati sovrapponibili ad una statina Naturale (come la Monacolina da riso Rosso Fermentato) a basso dosaggio, senza presentare gli effetti collaterali. Tutto nasce da uno studio pubblicato su British Medical Journal, nota rivista inglese, dal quale è emerso che un’assunzione di una mela al giorno riduce il rischio cardiovascolare, poiché equilibra i livelli di ipercolesterolemia, in maniera paragonabile all’approccio farmacologico, ossia con statine. Quest’ultime da una parte regolano i livelli di colesterolo dall’altra possono causare effetti collaterali, come mialgia e spossatezza. Per questo motivo si può intervenire con un prodotto naturale al 100%, specie in pazienti che non possono assumere le statine, ad esempio le donne gravide, il tutto senza provocare effetti avversi”.

Studi approfonditi anche in Italia: “Tale studio – sottolinea la Auriemmaè stato in seguito approfondito in Campania, presso il Dipartimento di Farmacia dell’Università Federico II. Studio che ha condotto alla produzione di un trial clinico in cui è stato preso in gruppo di pazienti sani con colesterolo lieve-moderato (borderline) con valori compresi tra i 200-260 mg/dl, divisi poi in 5 gruppi, ognuno dei quali poi ha assunto un diverso tipo di mela, quali la mela annurca, la pink lady, la golden, la red, la granny smith e la fuji, al fine di osservare chi tra queste agisce meglio sul colesterolo. Tra tutte le mele quella annurca è risultata la migliore. Questo perchè la mela annurca, prodotto tipico della Campania, è ricca di sostanze antiossidanti chiamate procianidine, che la stessa sviluppa durante la tipica maturazione per difendersi dagli agenti esterni. La mela annurca, come molti non sanno, viene colta immatura ed è poi fatta riposare per un mese sulla paglia ai piedi degli alberi fino ad assumere una colorazione rossastra. Le procianidine, dunque, una volta introdotte nel nostro organismo, hanno tre importanti meccanismi d’azione. Il primo è che vanno ad agire sul colesterolo alimentare. Il secondo agiscono direttamente sulle LDL, il colesterolo cattivo. La terza azione è quella più innovativa, perchè nessun altro prodotto ha questo aspetto particolare; le procianidine aumentano i livelli delle HDL, il colesterolo buono, attraverso una sintesi ex novo della proteina ApoA1 che è l’involucro esterno delle HDL. Sintetizzata, quindi, è rimessa in circolo e funziona come un sacchetto assorbendo tutte le LDL circolanti nel sangue e convertite in HDL. I risultati, ovviamente, non si osservano da subito, trattandosi pur sempre di un prodotto naturale, ma in un tempo che va dai 30-60 giorni, arrivando quindi, come sperimentato attraverso un trial clinico, a una riduzione del colesterolo totale medio del 25%, un calo del colesterolo cattivo del 37% e un aumento dei livelli di colesterolo buono del 50%”.

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Motus vivendi è il suo motto. Ama tutte le declinazioni delle due ruote ed adora vivere nell'universo dei motori. Da quindici anni ha la fortuna di essere giornalista sportivo, occupandosi di tutto ciò che circonda un motore. E' per il dialogo ed il confronto tra chi, pur avendo la stessa passione, ha idee diverse.

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