
Proprio sulla delega al bilancio si focalizzava l’intervento, giudicandolo incompatibile con l’attività professionale, perché il nocciolo della questione non dipende dal titolo assessorile, ma dalla materia della delega.
Incuriosito dalla mozione e dalle dichiarazioni fornite dal consigliere Paolessi durante il Consiglio Comunale, ho approfondito la questione, scoprendo come lo stesso conferimento della delega in una materia importante sia incompatibile col ruolo di consigliere (e non assessore).
In un precedente articolo (CLICCA QUI!) abbiamo affrontato la questione, chiedendo al sindaco di rivedere la distribuzione delle deleghe, cosa peraltro chiesta anche in Consiglio. Evidentemente qualcuno ha preso nota delle nostre richieste (e di Paolessi), e le ha riferite al sindaco, il quale, anche se non ne ha dato informazione (ma questo è un tasto che in due anni è stato troppo battuto), ha provveduto a revocare le deleghe al consigliere Di Gioia (così come appare nel sito istituzionale), almeno fino al prossimo rimpasto di giunta.
Cosa possiamo dire? Così come avvenuto in altre occasioni, anche i nostri più accaniti detrattori convengono coi fatti sulla qualità delle nostre richieste, pur senza mai ammetterlo. Certo, se l’amministrazione applicasse realmente il principio di trasparenza tanto sbandierato durante la campagna elettorale, ci sarebbe meno bisogno di dover sollecitare comportamenti virtuosi.
Silvio Rossi
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