La piscina costruita per i mondiali di nuoto nell’estate del 2009 avrebbe potuto (il condizionale è d’obbligo in certi casi) rappresentare un polo di eccellenza per lo sport sabatino. Questo se Anguillara Sabazia fosse un paese normale.
Una politica attenta dovrebbe fare tesoro delle possibilità offerte da occasioni come quella che ha recentemente permesso la costruzione della struttura. Una gestione oculata avrebbe permesso di far praticare sport ai ragazzi del territorio, di creare opportunità di lavoro e di garantire alle casse comunali un introito.
Costruito a luglio 2009, pochi giorni prima dei mondiali del Foro Italico, nell’ambito di un progetto che ha realizzato, non senza polemiche, nove impianti tra Roma e provincia, il centro natatorio si compone di una vasca di 33 metri, adatta per la pratica della pallanuoto, una vasca adatta ai più piccoli, e un edificio di servizio con spogliatoi. L’impianto è stato costruito dal Coni e dalla Regione Lazio come “piscina scoperta”, ma ancora prima della costruzione la Provincia di Roma ha stanziato un milione di euro, cifra che avrebbe potuto coprire la maggior parte del costo della copertura necessaria per renderla fruibile tutto l’anno.
A maggio 2009, l’allora consigliere provinciale Paolo Bianchini dichiarava: “Anguillara e tutta l’area di Roma Nord, grazie all’impegno portato avanti con il presidente Zingaretti e l’assessore Prestipino potranno avere a disposizione un impianto di livello nazionale, utilizzabile anche per le competizioni di pallanuoto. Alla piscina, costruita con risorse della Regione Lazio, la cui inaugurazione si prevede entro l’inizio dei mondiali di nuoto, mancava soltanto la copertura e ora, grazie ai fondi provinciali si farà. Un buon esempio di collaborazione tra istituzioni per un obiettivo comune: offrire ai cittadini una sempre più alta qualità di servizi. Fare il nuovo e farlo bene”.
Per ottenere il finanziamento però il Comune avrebbe dovuto realizzare un progetto e investire risorse per completare i lavori (che in pochi anni sarebbero rientrate grazie ai canoni di gestione riscossi). Tutto ciò non è successo. Nessuno tra i tre sindaci che si sono avvicendati da allora (dal sindaco Pizzigallo, al vicesindaco ff. Paolessi, per giungere all’attuale sindaco Pizzorno) hanno avuto la capacità (o la voglia) di completare l’opera.
Per risolvere la situazione di stallo che si era creata, nel febbraio 2011 alcuni cittadini hanno chiesto l’intervento della trasmissione “Buongiorno Regione” del TGR. In quell’occasione le opposizioni, con l’attuale sindaco Pizzorno in testa, si scagliarono contro il vicesindaco Paolessi.
Oggi, dopo due anni di distanza, a parti invertite, nulla è cambiato. La piscina è rimasta nello stesso stato di allora. Le parole pronunciate quel giorno dall’ex consigliere provinciale Minnucci: “… qualche tecnico deve prendere coscienza che i cittadini di Anguillara vogliono la loro piscina e voglio che la situazione si sblocchi” valgono ancora.
Oltretutto in questi giorni, al danno si unisce la beffa. Sull’albo pretorio comunale è stata pubblicata una determina dirigenziale per la liquidazione di 9.740,50 euro per interventi di ripristino effettuati in piscina, che da impianto sportivo si sta trasformando in una buca capace solo di assorbire risorse dalle casse comunali (leggi QUI copia in pdf).
Quando riusciremo ad avere una gestione del patrimonio sportivo comunale funzionante? (lo stato di abbandono della piscina si ripete per altre strutture localizzate sia vicino alla stessa che in altre località)
Una politica attenta dovrebbe fare tesoro delle possibilità offerte da occasioni come quella che ha recentemente permesso la costruzione della struttura. Una gestione oculata avrebbe permesso di far praticare sport ai ragazzi del territorio, di creare opportunità di lavoro e di garantire alle casse comunali un introito.
Costruito a luglio 2009, pochi giorni prima dei mondiali del Foro Italico, nell’ambito di un progetto che ha realizzato, non senza polemiche, nove impianti tra Roma e provincia, il centro natatorio si compone di una vasca di 33 metri, adatta per la pratica della pallanuoto, una vasca adatta ai più piccoli, e un edificio di servizio con spogliatoi. L’impianto è stato costruito dal Coni e dalla Regione Lazio come “piscina scoperta”, ma ancora prima della costruzione la Provincia di Roma ha stanziato un milione di euro, cifra che avrebbe potuto coprire la maggior parte del costo della copertura necessaria per renderla fruibile tutto l’anno.
A maggio 2009, l’allora consigliere provinciale Paolo Bianchini dichiarava: “Anguillara e tutta l’area di Roma Nord, grazie all’impegno portato avanti con il presidente Zingaretti e l’assessore Prestipino potranno avere a disposizione un impianto di livello nazionale, utilizzabile anche per le competizioni di pallanuoto. Alla piscina, costruita con risorse della Regione Lazio, la cui inaugurazione si prevede entro l’inizio dei mondiali di nuoto, mancava soltanto la copertura e ora, grazie ai fondi provinciali si farà. Un buon esempio di collaborazione tra istituzioni per un obiettivo comune: offrire ai cittadini una sempre più alta qualità di servizi. Fare il nuovo e farlo bene”.
Per ottenere il finanziamento però il Comune avrebbe dovuto realizzare un progetto e investire risorse per completare i lavori (che in pochi anni sarebbero rientrate grazie ai canoni di gestione riscossi). Tutto ciò non è successo. Nessuno tra i tre sindaci che si sono avvicendati da allora (dal sindaco Pizzigallo, al vicesindaco ff. Paolessi, per giungere all’attuale sindaco Pizzorno) hanno avuto la capacità (o la voglia) di completare l’opera.
Per risolvere la situazione di stallo che si era creata, nel febbraio 2011 alcuni cittadini hanno chiesto l’intervento della trasmissione “Buongiorno Regione” del TGR. In quell’occasione le opposizioni, con l’attuale sindaco Pizzorno in testa, si scagliarono contro il vicesindaco Paolessi.
Oggi, dopo due anni di distanza, a parti invertite, nulla è cambiato. La piscina è rimasta nello stesso stato di allora. Le parole pronunciate quel giorno dall’ex consigliere provinciale Minnucci: “… qualche tecnico deve prendere coscienza che i cittadini di Anguillara vogliono la loro piscina e voglio che la situazione si sblocchi” valgono ancora.
Oltretutto in questi giorni, al danno si unisce la beffa. Sull’albo pretorio comunale è stata pubblicata una determina dirigenziale per la liquidazione di 9.740,50 euro per interventi di ripristino effettuati in piscina, che da impianto sportivo si sta trasformando in una buca capace solo di assorbire risorse dalle casse comunali (leggi QUI copia in pdf).
Quando riusciremo ad avere una gestione del patrimonio sportivo comunale funzionante? (lo stato di abbandono della piscina si ripete per altre strutture localizzate sia vicino alla stessa che in altre località)
Silvio Rossi
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