VIGNA DI VALLE – IL PARCO ORDINA LA RIMOZIONE DI UN PONTILE MOBILE PER MANCANZA DEL SUO NULLA OSTA.



VIGNA DI VALLE – IL PARCO ORDINA LA RIMOZIONE DI UN PONTILE MOBILE PER MANCANZA DEL SUO NULLA OSTA.Mercoledi 12 a Vigna di Valle, alla presenza di un rappresentante della Polizia Locale, la Società di servizi Hydra ha dovuto provvedere, a spese proprie, a rimuovere un pontile mobile posizionato nello specchio d’acqua antistante la sede dell’associazione, istallato due anni orsono.
Detto così sembra la giusta prosecuzione di una ordinanza che ripristina la legittimità in una zona di alto pregio (tale a giorni alterni, dichiara qualcuno), quale quella di Vigna di Valle inserita all’interno del Parco; purtroppo gli aspetti della vicenda sono leggermente più complessi e di natura quasi pirandelliana.
In una conferenza di servizi tenutasi a maggio del 2008 presso la Prefettura, quest’ultima ordina ai tre comuni del lago di trovare sulle rive dei rispettivi territori di competenza, delle postazioni idonee a supportare eventuali emergenze in acqua.
Valutate diverse ubicazioni, anche dai VVFF e dalla Protezione Civile, la Polizia Municipale di Anguillara, dopo diversi sopraluoghi, individua a Vigna di Valle, nella zona prospiciente l’Hydra quella più idonea: una contigua piazzola sterrata utilizzabile da elicotteri, strada accessibile alle autoambulanze, pontile in grado di sopportare il peso di una barella aggiungono concretezza alla loro decisione.
In base alla richiesta della Prefettura il Comune di Anguillara emette quindi l’ordinanza relativa al posizionamento del pontile mobile nello spazio antistante l’Hydra che da diversi anni già operava in zona.
L’Hydra si è resa disponibile ad eseguire i lavori di costruzione e posizionamento del pontile mobile a titolo completamente gratuito, realizzando uno strumento di indiscussa utilità e necessità per Vigili del fuoco, Protezione Civile oltre che per usi istituzionali dell’Hydra stessa (vedi cooperazione della società con diverse Università italiane e straniere).
Il Parco, al momento della suddetta ordinanza è stato coinvolto e informato direttamente dal Comune di Anguillara, tanto è vero che i guardaparco avrebbero dovuto avere anche la competenza di controllare che l’Hydra osservasse le disposizioni esplicitamente contenute nell’ordinanza. Trascorrono ben due anni durante i quali  non sembra che i suddetti guardaparco abbiano mai fatto alcun rilievo in merito all’esistenza del pontile, e l’Hydra riceve dalla Direzione del Parco l’ordine di rimuovere il pontile.
C’è da sottolineare tra l’altro, che all’epoca il pontile è stato costruito riciclando del materiale acquistato dall’Hydra e proveniente da quello della Sabatina che era stato  appena demolito. Non costituisce alcun impatto ambientale negativo, in quanto i pali non sono infissi sul fondo ma inglobati in ciambelle di cemento adagiate sul fondo e di fatto assolutamente rimovibili; l’eco sistema inoltre non viene assolutamente intaccato: vari studi dimostrano addirittura il contrario, si arricchisce cioè la biodiversità in quest’area di tutela che la società l’Hydra ha creato e che proprio grazie al pontile è in grado di controllare meglio.
Quanto sopra (ordinanze superiori, utilità, salvaguardia, opportunità di soddisfare un’esigenza di carattere sociale, culturale, civico e di sicurezza), non convince la Direzione del Parco che emette un’ordinanza (qualcuno dice impropriamente visto che forse non rientra nelle sue competenze, per cui si potrebbe addirittura ipotizzare una sorta di abuso d’ufficio), per mancata concessione del suo nulla osta all’istallazione del pontile mobile.
Ieri quindi l’Hydra si è vista costretta a rimuovere quanto ordinatogli dal Comune su disposizione della Prefettura. Evidentemente la strada di una ‘sanatoria’ non era percorribile (figuriamoci se fosse stata costruita una casetta, aumentata una cubatura, o qualcosa di analogo……).
E qui riparliamo di Pirandello, perché il Parco assicura che, verificata la rimozione del pontile, concederà il nulla osta per il suo riposizionamento (si parla di pochissimi giorni, sembra addirittura due) cosicché il titolare della suddetta Società si troverà ad aver speso circa seimila euro per una questione di….forma! D’altra parte non ottemperare all’ordinanza significa di fatto incorrere nel penale, avere quindi carichi pendenti e non poter quindi più lavorare fino a sentenza definitiva.
Nel frattempo il titolare dell’Hydra ha dovuto anche provvedere a comunicare la conseguente ’interruzione di pubblico servizio” sia al Comune che alla Prefettura che ai VVFF che alla Protezione civile nel tentativo di cautelarsi in caso di richiesta di intervenire in eventuali emergenze. Qualcuno certamente ricorderà la recente tragedia dell’elicottero dei VVFF precipitato nel lago; bene, tutte le varie operazioni di soccorso sono partite proprio dal pontile incriminato, e chissà come sarebbero andate le cose se il Parco avesse manifestato la sua fermezza alcune settimane prima!
“Un vaso di coccio compresso tra due d’acciaio. Un vero conflitto istituzionale, inconcepibile – ci dichiara il Consigliere Giovanni Casasanta, presente alle operazioni di rimozione del pontile – in cui il privato soccombe sempre e resta l’unico a pagarne le spese”.
 “Per il Comune di Anguillara l’ordinanza del 2008 è ancora valida – continua Casasanta -, per cui assume il ruolo di danneggiato in seguito all’ordinanza del Parco che si rivela essere una vera e propria interruzione di pubblico servizio. E il tutto avviene, è bene ricordarlo, a distanza di due anni dal posizionamento del pontile mobile.
La burocrazia oggi è impazzita e le istituzioni si manifestano come la classica mano destra che ignora, o vuole ignorare, l’operato della sinistra. Viene da pensare ad un isterismo delle istituzioni a danno del cittadino che tra l’altro entra in confusione non riuscendo più a capire chi è il suo referente diretto e responsabile”.
Il fatto che il Parco si muova dopo ben due anni dalla realizzazione di un indispensabile strumento di pubblica utilità, può voler significare solo una cosa: certamente nessun accanimento personale nei confronti dell’Hydra, ma partendo da un pontile voluto dalla Prefettura, ordinato da un Comune e inserito all’interno del PUA, tutte, e intendiamo tutte, le ‘imprecisioni’ presenti all’interno del Parco, magari anche nella zona di Martignano, saranno da oggi oggetto dell’attenzione della Direzione del Parco che sicuramente ne chiederà un sollecito ‘ripristino alle condizioni originali’.
Non è una domanda, ma siamo certi che presto la risposta sarà sotto gli occhi di tutti

Renato Magrelli
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