ROMA – 28 ANNI “A CACCIA” DI UN TREDICI MAI RISCOSSO



“Sono qui per reclamare i soldi che mi spettano”. Martino Scialpi ha cominciato la sua protesta davanti alla Camera, in piazza Montecitorio. E’ circondato dalle gigantografie dei documenti più significativi sul suo caso, che, riferisce Agipronews, negli anni si è trasformato in una dura e dispendiosa battaglia legale. Scialpi, commerciante di Martina Franca oggi cinquantottenne, il 1° novembre 1981 centrò in una ricevitoria di Ginosa (Taranto) un “13”da oltre un miliardo di lire. Una cifra mai incassata perché il gestore della ricevitoria, poi risultata abusiva, smarrì la matrice del tagliando e il Coni declinò ogni responsabilità. “Ho diritto a quella somma che dopo quasi tre decenni, rivalutata, ammonterebbe a 25 milioni di euro – ha dichiarato in esclusiva ad Agipronews Scialpi – Al ministero dell’Economia spetta corrispondermi una regolare vincita. Ho vissuto quasi trent’anni tra i tribunali di Taranto, Bari e Roma, spendendo quasi un milione di euro per 43 cause e una quarantina di avvocati”.
 
Le tappe principali della vicenda: l’11 luglio 1983, ricorda Agipronews, il ministero delle Finanze contestò a Scialpi una tentata truffa ai danni dello Stato. Da lì il processo e la sentenza di assoluzione (10 febbraio 1987) del tribunale di Taranto, con la restituzione della schedina sequestrata (ora custodita presso un notaio). Ma il pagamento della vincita non avvenne: il Coni riteneva che la ricevitoria presso cui fu effettuata la vincita era in possesso di regolare autorizzazione, cosa che avrebbe escluso la responsabilità dell’ente. Ne è seguita una denuncia da parte di Scialpi nei confronti della titolare della ricevitoria e dello stesso Coni.

 

Le gare in schedina che fruttarono la contestata vincita di 28 anni fa, un amarcord sulle scommesse dell’epoca in cui “regnava” sovrano assoluto il Totocalcio, erano: Ascoli-Como, Bologna-Cesena, Catanzaro-Milan, Fiorentina-Torino, Inter-Genoa, Juventus-Roma, Napoli-Avellino, Udinese-Cagliari, Cavese-Varese, Lazio-Catania, Palermo-Perugia, Sanremese-Monza, Giulianova-Reggina.

Ida Di Grazia

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