Fieranguillara: basta così, grazie.



Fieranguillara: basta così, grazie.Giornata di chiusura per Fieranguillara e in molti quest’anno si augurano che sia una chiusura definitiva, almeno per questo tipo di evento, che impudicamente qualcuno ha osato definire “mostra-mercato”. In effetti, un comune sentire crede che non sia più questo lo sviluppo turistico di cui Anguillara ha bisogno.
Ricordavamo un’edizione abbastanza dismessa l’anno scorso, con visitatori delusi per l’offerta assolutamente non all’altezza delle aspettative. Quest’anno il termine “disastro” è sulla bocca di tanti visitatori. A noi dispiace per chi ha organizzato il suo week-end in funzione di Fieranguillara, così come ci dispiace per chi ha versato denaro per sponsorizzare un depliant che non ha superato i cinque chilometri di distanza dal passaggio a livello. L’area normalmente utilizzata per il posizionamento degli stands risulta desolatamente vuota, con due sole file di espositori posti sul lato strada; una micro zona è stata inoltre riservata ad un paio di giostrai oltremodo rumorosi.
Dovevamo immaginare che un “marketing” che utilizza tutti i pali possibili di una parte della Via Anguillarese per promuovere questo evento non avrebbe potuto portare ad un risultato diverso, ma non potevamo immaginare negli organizzatori una tale forma di superficialità finalizzata solo ad aggiungere il proprio mark-up al costo dell’occupazione del suolo.
Questo tipo di eventi riteniamo vadano programmati in tutti i loro dettagli, cominciando però da un’attenta selezione di espositori. Dove sono gli artigiani del legno, del cuoio, della terracotta, del ferro che caratterizzano le “vere mostre-mercato”, dove sono gli espositori del territorio? Basta un’occhiata tra i pochi stands di questo week-end per sentirsi un po’ in Bangladesh, un po’ in Nord Africa e molto in Cina. Chissà come e da chi è stata effettuata la selezione di quest’anno.
Ci auguriamo che la prossima Amministrazione, nell’ambito di un serio sviluppo del territorio, voglia essere più attenta alla concessione di diritti di intermediazione concedendola a capacità e professionalità di ben provata esperienza.
Per i lettori amanti dei numeri, ne possiamo fornire uno, uno solo, però indicativo crediamo. Alle 14.30 di oggi abbiamo parcheggiato l’autovettura ricevendo in cambio di un euro lo scontrino numero 76 con il timbro di un non meglio identificato “Comitato promotore di Fieranguillara”.
Può bastare per farsi un’idea dell’affluenza?

 Renato Magrelli

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