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Anguillara – Ponton dell’Elce: addio giardinetti

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Nel quartiere periferico di Ponton dell’Elce da molti anni c’è un giardino, a fianco del pozzo per la captazione dell’acquedotto comunale, che ultimamente è stato interessato dai lavori per l’impianto di potabilizzazione, che versa da alcuni anni in uno stato di abbandono piuttosto evidente.

 

Le infrastrutture realizzate ormai una decina di anni or sono (un’altalena, uno scivolo, due piccole giostrine, panchine e lampioni) sono state più volte vandalizzate e lasciano a oggi sul terreno una serie di pericolosi spuntoni, la recinzione a protezione del sito è ormai un lontano ricordo e, dulcis in fundo, l’ecomostro rappresentato dalla fontana comunale per l’approvvigionamento di acqua dearsenificata, realizzato dall’allora vicesindaco f.f. Paolessi (oggi inutile per via del raggiungimento dei valori previsti per l’acqua che giunge ai rubinetti), fa “brutta” mostra di sé a fianco dell’ingresso del giardino.
Più volte lo stato di incuria è stato denunciato dai genitori desiderosi di portare i loro pargoli in un luogo adatto alle loro esigenze, e da numerosi organi di informazione, compreso il TG regionale che il 3 maggio 2013, parlando delle varie problematiche del quartiere, ha mostrato lo stato in cui versava il luogo. Una soluzione sembra poter essere offerta nel settembre scorso quando, in occasione di un’assemblea cittadina organizzata dal Comitato di Quartiere è stato distribuito un questionario per ascoltare le richieste dei cittadini circa la destinazione di una quota di indennizzo (allora non specificata nell’entità) per i disservizi occorsi nei mesi estivi dall’impianto di distribuzione dell’acquedotto.
Le risposte fornite dei presenti diedero come scelta preferenziale (oltre al rifacimento del manto stradale, strada impraticabile in quanto le cifre a disposizione erano comunque stimate in alcune migliaia di euro, e il costo della pavimentazione è enormemente superiore) proprio la sistemazione del parco giochi. La seguente destinazione di 2.300 euro (non molti, ma come suggerisce un vecchio detto popolare: “meglio di niente”) hanno fatto illudere i potenziali frequentatori del giardino che almeno le panchine e un paio di giochi potevano essere ripristinati.
Giunge invece in questi giorni la notizia che il lotto di terra che era destinato a parco giochi viene affidato al locale comando dei vigili del fuoco volontari, e che il lotto in questione viene chiuso per motivi di sicurezza. Una buona notizia per i cittadini del quartiere (si rivede nel territorio una presenza di un’attività istituzionale), che però mette per il momento la parola fine alla possibilità di vedere i propri piccoli poter giocare in un posto a loro misura.
La cosa non è stata accettata piacevolmente da alcuni genitori del quartiere, che sui social network si sono lamentati ripetutamente per la mancanza di politiche per i giovani, a fronte (a loro avviso) delle risorse spese per il mantenimento del Centro Anziani. 
Nel quartiere si vocifera su un nuovo giardino da costruire nel lotto di terreno prospiciente al campo sportivo, ma i genitori temono che i tempi necessari per realizzare l’opera siano lunghi, e il giardino sia pronto quando i bambini odierni saranno troppo grandi.

 

Silvio Rossi

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