ANGUILLARA – UN ARCOBALENO CI HA CONDOTTO ALLA PENTOLA DEL TESORO.

La pentola del tesoro, non è una favola per bambini, ma una delle ricche realtà di cui Anguillara dovrebbe andare fiera e di cui purtroppo pochi ne conoscono l’esistenza e ancor meno hanno visitato.
Senza nessuna pretesa di volerci sostituire a studiosi e archeologi, riteniamo doveroso fornire alcuni cenni su quanto dal I secolo avanti Cristo fa parte del territorio di Anguillara.
Stiamo parlando della “villa romana” ubicata oggi all’interno dello stabilimento dell’Acqua Claudia e che in altri paesi del mondo avrebbe avuto pieno diritto di comparire tra le destinazioni più visitate, e che invece qui da noi passa in sordina probabilmente per la solita cronica mancanza di fondi.
In altre parti del mondo abbiamo avuto la fortuna (!) di fare file di ore per visitare “elementi storici” vecchi magari di duecento anni e qui, che la struttura più giovane ha più di duemila anni, non abbiamo purtroppo la forza di farla conoscere.
Fortunatamente esistono associazioni culturali quali la locale “In Itinere”  o la romana “Ottavia” che ci prendono letteralmente per mano e condividono con noi la ricchezza del nostro territorio, all’interno del quale il complesso architettonico dell’Acqua Claudia, era collegato a importanti ville imperiali della zona lacustre.
Le foto che alleghiamo all’articolo non bastano certamente a descrivere la magia che si sprigiona dalla struttura perfettamente conservata e l’emozione che si prova  a trovarsi di fronte a “un emiciclo che immette nel criptoportico a pianta curvilinea” o di fronte a “Un  muro interno dell’ambulacro che sosteneva il taglio del pendio”.
“Un vano cruciforme con volta a crociera anch’esso con destinazione a ninfeo” , oppure “una vasca ed un piazzale all’aperto lastricato a basoli poligonali” o “ambienti di servizio, tra cui uno di forma quadrangolare destinato a conservare l’acqua” rimandano la nostra fantasia a immagini impossibili da ricostruire senza che si cada  in banali ricordi cinematografici.ANGUILLARA – UN ARCOBALENO CI HA CONDOTTO ALLA PENTOLA DEL TESORO.
Questo è quanto ci ha colpito durante una visita, quella di sabato mattina, curata dall’archeologo Paolo Lorizzo (che ci ha gentilemnte fornito lo studio che compare nella copertina) cui l’associazione Ottavia si è rivolta e che è stata possibile effettuare grazie soprattutto alla disponibilità della Società Tione attualmente proprietaria dell’impianto dell’Acqua Claudia.
Il responsabile della sicurezza dell’impianto dell’Acqua Claudia, Signor Virgilio Mazzoldi, ci conferma come sia interesse e desiderio del Gruppo Tione, di riportare alla luce e quindi alla possibilità di mostrarlo al pubblico, anche quel 70% ancora nascosto. “Pur non trattandosi del ‘core business’ del Gruppo Tione – continua Virgilio Mazzoldi –  l’obiettivo rimane quello di rivalorizzare il territorio per riconsegnarlo alla cittadinanza di Anguillara e a tutti coloro in grado di apprezzare questa ricchezza”.
“L’iniziativa di aprire le porte dell’Acqua Claudia da parte della proprietà – conclude Mazzoldi – ha consentito solo nella giornata di sabato scorso di ospitare circa cento visitatori accompagnati dalle Associazioni ‘Ottavia’ e ‘In Itinere’. Questo significa che abbiamo intrapreso la strada giusta per la piena rivalutazione del ‘Parco Claudia’.
Chi volesse ulteriori informazioni sulle modalità di vista alla “villa romana”, può rivolgersi al signor Virgilio Mazzoldi – 06 999.44.01 – virgilio.mazzoldi@tionegroup.com

Renato Magrelli

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