“L’idea di un grande polo universitario al quartiere romano di Corviale, subordinata all’abbattimento dello stesso ‘serpentone’, mi sembra un progetto francamente un po’ confuso. Non ho mai ipotizzato, né ritengo possa essere una soluzione praticabile il far convivere insieme nello stesso palazzo l’ateneo e le abitazioni”. E’ quanto afferma l’assessore regionale del Lazio alle Politiche per la casa, Teodoro Buontempo, replicando, dalle colonne del Secolo d’Italia, a quanto suggerito ieri dallo scrittore Giorgio Montefoschi, che ha proposto di realizzare “nel chilometro di cemento armato del ‘serpentone’ di Corviale la sede di Roma Quattro, ma senza spostare le famiglie, soltanto inserendola nei due piani del basamento”.
Buontempo non è d’accordo perché, spiega, “significherebbe riproporre l’idea di ‘una città in un palazzo’ che proprio lì è già fallita”, invece “la soluzione migliore dovrebbe essere quella di costruire nuove case ma anche una piccola città giardino dove si riproducono la piazza, i vicoli, il borgo”.
“La periferia degradata – sottolinea Buontempo – va combattuta facendo diventare città la borgata e non capisco perché ciò che è stato possibile negli Usa e nel nord Europa non debba essere possibile nella grande Roma, che ha una formidabile tradizione del concetto di domus”.
Secondo l’assessore regionale alle Politiche per la Casa e presidente de La Destra, l’intervento di Montefoschi è però “apprezzabile, perché le proposte arricchiscono il dibattito. Voglio comunque evidenziare – continua – che per Corviale sono stati già spesi dalla pubblica amministrazione 40 milioni di euro per manutenzioni varie, che poi non hanno dato alcun contributo né alla qualità della vita né ai servizi”.
“Sto cercando di recuperare delle risorse – conclude Buontempo – per sviluppare l’edilizia economica e popolare proprio a Corviale, che diventerebbe un esempio importante di come il nostro denaro possa essere ben speso. Le sinistre, che avversano il mio progetto, sono ancora dell’idea classista che per attrarre consensi la gente debba stare male”.
Ufficio Stampa La Destra
[foldergallery folder=”cms/file/BLOG/1924/” title=”1924″]