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Monterotondo, inaugurato il nuovo Pronto soccorso del SS Gonfalone

Monterotondo, inaugurato il nuovo Pronto soccorso del SS Gonfalone

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È stato inaugurato ufficialmente il nuovo Pronto soccorso dell’ospedale SS Gonfalone di Monterotondo, completamente rinnovato negli spazi, nelle dotazioni tecnologiche e nell’organizzazione dei percorsi assistenziali. L’intervento, che segna una nuova fase per il nosocomio, rientra in un investimento complessivo di 6 milioni di euro, cinque dei quali finanziati nell’ambito delle opere per il Giubileo 2025. Contestualmente sono stati inaugurati la nuova sala morgue e l’ampliamento del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura.

Un ospedale rinnovato e più efficiente

Sei milioni di euro di investimento, 5 dei quali finanziati nell’ambito delle opere per il Giubileo 2025, che hanno consentito anche la realizzazione della nuova Sala Morgue e l’ampliamento del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura.

Alla presenza del presidente della Regione Francesco Rocca, dei sindaci di Mentana e Fonte Nuova, Marco Benedetti e Umberto Falcioni, della direttrice generale della Asl RM5 Silvia Cavalli, del comandante della compagnia dei Carabinieri Carmine Rossi e del vicecomandante della compagnia della Guardia di Finanza e del personale medico e infermieristico del SS Gonfalone, si è aperta una nuova fase di un nosocomio importante ed indispensabile, punto di riferimento sanitario ed emergenziale per un bacino d’utenza di oltre 100mila abitanti.

Un ospedale riorganizzato ora, come ha ricordato la direttrice generale Cavalli, con metriche e aree sanitarie omogenee, dotato di nuove strumentazioni e tecnologie (con un ulteriore investimento tecnologico di un milione e mezzo di euro), che vanta un blocco operatorio efficiente, riammodernato e in costante attività. Particolare attenzione è dedicata all’umanizzazione dei rapporti con gli utenti e i pazienti, con l’allestimento di una “sala rosa” d’emergenza, protetta e sicura, dedicata alle donne vittime di violenza che si rivolgono alla struttura.

Le tappe del rilancio e il lavoro istituzionale sul territorio

«In poco più di quindici anni – ha affermato il sindaco Riccardo Varone nel suo intervento – il nostro ospedale è passato dal rischio concreto di declassamento, di fatto una chiusura, a una nuova stagione di rilancio e potenziamento. Ricordo la grande mobilitazione, istituzionale e popolare, guidata dal sindaco Alessandri, con la quale la nostra Comunità cittadina seppe argomentare le innegabili ragioni della secca opposizione al decreto 80, che avrebbe decretato inevitabilmente la fine dell’operatività ospedaliera del nostro storico presidio».

Da allora molte fasi si sono succedute e costante è stato il confronto istituzionale tra i Comuni nella conferenza dei sindaci, con i vertici della Asl, con la Regione Lazio, prima con le Amministrazioni Zingaretti e ora con quella guidata dal presidente Rocca. Dagli impegni assunti in piena pandemia dall’allora assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato e da Mauro Alessandri in veste di assessore ai Lavori pubblici, che raccolsero i rilievi del personale medico, infermieristico e amministrativo, sono derivati importanti reintegri della dotazione organica, la rimodulazione delle aree di degenza, il rilancio delle attività di ortopedia e cardiologia e, soprattutto, la definizione del piano di riqualificazione strutturale dell’ospedale con gli obiettivi oggi inaugurati: ampliamento e potenziamento del Pronto soccorso, nuova morgue e spazio all’aperto dedicato al Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura.

Verso la “Cittadella della Salute”: i prossimi interventi

Il prossimo, importantissimo step sarà l’apertura dell’ospedale di Comunità nell’ex deposito Cotral, acquisito dal Comune per essere destinato al potenziamento dei servizi sanitari pubblici territoriali. Finanziati con fondi PNRR per cinque milioni di euro, i lavori sono già in corso insieme a quelli della nuova struttura Sert e della piazza pedonale con aree verdi attrezzate, dotata di due piani di parcheggio sotterraneo, in via Faravelli, che cambierà il volto dell’area prospiciente il nosocomio.

L’obiettivo è realizzare compiutamente la “Cittadella della Salute”, dotata di servizi e infrastrutture a corredo, che consentirà di alzare enormemente il livello della sanità pubblica territoriale e, al contempo, di riqualificare spazi, servizi e strutture.

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