L’8 ottobre scorso una cittadina brasiliana ha contattato una pattuglia della Polizia di Stato, denunciando il furto dei propri bagagli a bordo di un treno alta velocità in sosta al binario 1 dello scalo ferroviario di Roma Termini.
In particolare, la donna riferiva agli agenti della Polizia Ferroviaria che tra gli oggetti rubati vi era anche un computer portatile dotato di geolocalizzatore.
L’indagine e il ritrovamento del dispositivo
Il segnale del dispositivo indicava inizialmente la presenza all’interno della stazione di Roma Termini, per poi spostarsi e stabilizzarsi in via Napoleone III, nelle immediate vicinanze.
Il personale della Squadra di Polizia Giudiziaria, intervenuto sul posto, individuava un B&B situato al primo piano. Da una delle finestre che affacciava sulla chiostrina interna dello stabile, gli agenti notavano la presenza di alcune persone di origine magrebina, già note per reati commessi in ambito ferroviario.
Nel tentativo di verificare le presenze registrate nella struttura ricettiva, i poliziotti contattavano la reception senza ottenere risposta. Nel frattempo, notavano che uno degli occupanti, probabilmente avvedutosi della loro presenza, gettava dalla finestra un borsello nero.
L’irruzione e il sequestro del materiale rubato
Gli agenti entravano quindi nella struttura e, dopo diversi tentativi, riuscivano a fare ingresso nella stanza sospetta. All’interno venivano trovate numerose borse e valigie e il computer portatile sottratto poco prima alla vittima.
Durante la perquisizione, veniva rinvenuto ulteriore materiale di provenienza furtiva: capi d’abbigliamento di note griffe internazionali, zaini, pochette, portacarte, gioielli in oro e argento, oltre a oggetti tecnologici di ultima generazione.
Gli occupanti della stanza, tutti cittadini algerini privi di documenti, venivano condotti al posto di polizia di Roma Termini per essere sottoposti a foto-segnalamento.
Quattro furti accertati in un solo giorno
Dai successivi accertamenti emergeva che cinque dei soggetti fermati si erano resi responsabili, nella sola giornata dell’8 ottobre, di quattro furti commessi tra le stazioni ferroviarie di Roma Tiburtina e Roma Termini, a bordo di due treni ad alta velocità.
Tutte le vittime venivano rintracciate, sporgevano denuncia e rientravano in possesso dei propri beni.
Arresto in flagranza a bordo di un treno
Inoltre, due degli stranieri, già alloggiati nel medesimo B&B, venivano seguiti da una pattuglia in abiti civili che li osservava salire senza bagagli su un treno alta velocità in sosta al binario 12 e discenderne pochi minuti dopo con un trolley.
I due si recavano quindi nel sottopasso centrale fino a un locale tecnico, dove venivano bloccati in flagranza mentre rovistavano nel bagaglio appena asportato.
La parte lesa, anche in questo caso una cittadina brasiliana, veniva rintracciata dal capotreno e riconosceva immediatamente i propri effetti personali.
Gli arresti e la posizione degli indagati
Gli autori dei reati venivano deferiti all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato e ricettazione e processati per direttissima.
Per completezza, si precisa che le evidenze investigative sopra descritte attengono alla fase delle indagini preliminari e che, pertanto, gli indagati devono ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva di condanna.











