Il punto di vista di Luigi Carfora sull’intelligenza artificiale

intelligenza



Voglio continuare la mia speculazione basata sull’intelligenza umana ed emotiva a confronto con l’intelligenza artificiale, tenendo in considerazione la parte spirituale e religiosa del Sapere umano infuso dal Sapere divino.

Molti alberi…

1) Premesso che, secondo il racconto biblico Dio fece germogliare nel giardino molti alberi belli a vedersi e ottimi da mangiare e vi pose l’uomo perché lo custodisse e coltivasse. Al centro del giardino c’erano due alberi particolari: l’albero della conoscenza del bene e del male e l’albero della vita. Dio proibì all’uomo di mangiare i frutti del primo e dopo la sua disobbedienza, lo allontanò dal giardino dell’Eden, togliendogli così l’accesso ai frutti dell’albero della vita, come sta scritto in Genesi 3,22: Poi Dio disse: «Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi, quanto alla conoscenza del bene e del male. Guardiamo che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell’albero della vita, ne mangi e viva per sempre».

Contesto storico

2) Tenuto conto che, il linguaggio umano è influenzato dal contesto storico, culturale e sociale in cui si sviluppa e quindi ha dei limiti che lo rendono non universale per tutti i tempi della storia, ma legato alle conoscenze e alla cultura di un determinato periodo storico. Ciò significa che alcune parole, concetti e modi di esprimersi possono non avere senso o essere mal interpretati in epoche e culture diverse.
Inoltre, la lingua umana è soggetta a cambiamenti nel tempo, soffrendo di obsolescenza e di ciò che viene chiamata “evoluzione linguistica a pari passo con l’evoluzione scientifica “. Ciò significa che alcune parole possono cadere in disuso o assumere nuovi significati nel tempo, il che può causare difficoltà di comprensione se non si è al passo con questi cambiamenti.
In definitiva, la proprietà del linguaggio umano è legata alla cultura e alla conoscenza del periodo storico in cui vive l’uomo, ma è anche influenzata dalle dinamiche di evoluzione del linguaggio stesso.

Limitazioni cervello umano e prospettive culturali

3) Da considerare che, Il sapere umano si riferisce all’insieme delle conoscenze, delle abilità e delle esperienze acquisite dagli esseri umani attraverso l’osservazione, lo studio e l’esperienza. Il sapere umano è influenzato dalle limitazioni del cervello umano e dalle diverse prospettive culturali e sociali.
Ma non dobbiamo ignorare che, almeno per i credenti di qualsiasi confessione religiosa, l’uomo è portatore anche del sapere divino che si riferisce alle conoscenze e alla saggezze che derivano dall’unico Creatore dell’Universo e dalla fonte spirituale della Sapienza divina. Il sapere divino riguarda la comprensione dell’esistenza e delle leggi dell’universo, così come il significato della vita e della mortalità.
Tuttavia, sia il nostro Eterno Creatore che l’intelligenza artificiale, non hanno una percezione del tempo come ce l’abbiamo noi esseri umani…

Capacità acquisizione informazioni

4) Tenuto conto che, il sapere dell’intelligenza artificiale si riferisce alla capacità delle macchine di acquisire e utilizzare informazioni tramite algoritmi e modelli matematici. L’intelligenza artificiale è in grado di elaborare una grande quantità di dati in tempi molto rapidi e utilizzarli per prendere decisioni o risolvere problemi.
Tuttavia, l’intelligenza artificiale, “ per adesso” non ha la capacità di elaborare emozioni o percezioni umane…

Considerato che

1) la proprietà del linguaggio umano è legata alla cultura e alla conoscenza del periodo storico in cui vive l’uomo, e che sicuramente, molte delle cose “rivelate” dal nostro Eterno Creatore e riportate oralmente di generazione in generazione ed in parte trascritte anche nei Testi Sacri, potrebbero non essere state narrate e scritte in modo e nella forma descrittiva corretta perché le stesse dinamiche linguistiche e di conoscenze scientifiche umane, per i propri limiti temporali, sono sempre in continua evoluzione nel tempo…
2) Sia il nostro Eterno Creatore che l’intelligenza artificiale, non hanno una percezione del tempo come ce l’abbiamo noi esseri umani…
In conclusione, come sta scritto in Genesi 3,22: Poi Dio disse: «Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi, quanto alla conoscenza del bene e del male. Guardiamo che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell’albero della vita, ne mangi e viva per sempre».

Auto divinizzato

Quindi, l’uomo creando una nuova vita, con l’intelligenza artificiale e mangiando da uno dei due alberi proibiti dal Signore si è nuovamente auto divinizzato come nella descrizione della torre di Babele, la leggendaria costruzione di cui narra la nostra Sacra Bibbia nel libro della Genesi: 11,1-9…???

Per una stampa libera


sostieni il nostro lavoro con una donazione

Il punto di vista di Luigi Carfora sull'intelligenza artificiale

Le donazioni con PAYPAL sono sicure al 100%



Informazioni su Alfredo Di Costanzo 27822 Articoli
Motus vivendi è il suo motto. Ama tutte le declinazioni delle due ruote ed adora vivere nell'universo dei motori. Da quindici anni ha la fortuna di essere giornalista sportivo, occupandosi di tutto ciò che circonda un motore. E' per il dialogo ed il confronto tra chi, pur avendo la stessa passione, ha idee diverse.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.