Granato: “Giorgia Meloni conosce i rischi della Nigeria?”



16 marzo: Giorgia Meloni incontra i familiari della strage di Cutro e chiede: “Conoscete i rischi delle traversate?”
17 marzo: Tajani, Nordio e Piantedosi firmano un decreto che mette nero su bianco che la Nigeria è “Paese sicuro”.

Giorgia Meloni conosce i rischi della Nigeria?

Le riporto non quel che dicono i “taxi del mare” (copyright m5s) o Soros, ma quel che scrive la Svizzera per avvisare i suoi cittadini.
Iniziamo:
“Si sconsigliano i viaggi in certe regioni a causa dell’elevato rischio di sequestri a scopo politico o criminale. […] A rischio sia le persone indigene che quelle straniere di ogni fascia d’età ed estrazione sociale. Di solito viene chiesto un riscatto per il rilascio”.

 

“Il rischio di atti terroristici esiste in tutto il Paese

Si verificano attentati dinamitardi e scontri armati tra le forze di sicurezza e terroristi o altri gruppi armati. Gli scontri causano regolarmente vittime e feriti, in particolare nel Nord e nel Middle Belt”.

“In vari stati federali del nord si manifestano spesso violenti scontri che hanno già causato migliaia di vittime.
Si verificano regolarmente attentati dinamitardi e attacchi armati da parte di gruppi terroristici, provocando numerose vittime e feriti”.

“Gli atti omosessuali sono puniti con la detenzione. In alcuni stati può essere applicata la pena di morte.
Si rischia una pena detentiva in caso di ostentazione pubblica della propria omosessualità e se ci si impegna in organizzazioni a favore delle unioni omosessuali”.

E questo della Svizzera è un documento per eventuali turisti elvetici, non un report su diritti umani e condizioni di vita in Nigeria.
Giorgia Meloni, conosce i rischi di chi rimane in Nigeria?

Ma se, presidente Meloni, in quanto “patriota” non vuol credere alle informazioni della Svizzera – magari frutto di propaganda straniera! – può sempre leggere quanto scrivono italianissime fonti, al di sopra di ogni sospetto di intelligenza col nemico:

Trib. Genova, decreto 27.7.2022:
“Grave crisi ambientale nell’area del Delta del Niger. È presente l’olimpo del mercato del petrolio […] con ricadute tragiche per la popolazione. Malattie alla pelle, leucemie, tumori, aspettativa di vita più bassa rispetto al resto della Nigeria”.

Trib. Napoli, ord. 23.2.2023:
“Diverse fonti hanno descritto e denunciato nel tempo come 60 anni di esplorazioni petrolifere abbiano trasformato la regione in uno dei luoghi più inquinati del pianeta, rovinando la qualità dei terreni agricoli ed inquinando le falde acquifere. In una comunità nei pressi della Nigerian National Petroleum Company, le famiglie bevevano acqua proveniente da pozzi contaminati da benzene, un noto cancerogeno, a livelli oltre 900 volte superiori alle linee guida OMS”.

Trib. Napoli, ord. 23.2.2023:
“Lo Stato del Delta è generalmente noto per essere una regione di pianura, tale particolare posizione lo rende esposto a inondazioni stagionali e ai disastri ambientali”.

Giorgia Meloni, le chiedo

Lei crede che un cittadino nigeriano possa sentirsi “sicuro” in un Paese in cui, nel 2022, 10mila nigeriani sono stati uccisi in attacchi violenti e 5mila sono stati rapiti (fonte Affari Italiani)?”
dichiara Giuliano Granato, portavoce nazionale di Potete al Popolo – Unione Popolare

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Motus vivendi è il suo motto. Ama tutte le declinazioni delle due ruote ed adora vivere nell'universo dei motori. Da quindici anni ha la fortuna di essere giornalista sportivo, occupandosi di tutto ciò che circonda un motore. E' per il dialogo ed il confronto tra chi, pur avendo la stessa passione, ha idee diverse.

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