Poste Italiane: il futuro dal volto umano?



Uno degli spot di Poste Italiane recitava “Il futuro dal volto umano”. Bene, se il volto della società presieduta da Bianca Maria Farina, permettetemi, è quello che ho visto oggi all’ufficio di Via Repubbliche Marinare in Napoli, non è un bel volto.

Chi vi scrive, tra l’altro, ha lavorato per Poste Italiane come portalettere dal 2003 al 2010, anche nell’ufficio in questione e conosce bene certe problematiche.

Ecco il racconto: alle ore 12:12 ritiro il biglietto “€ 170” per svolgere un’operazione di deposito sul mio libretto postale. Solita attesa, solito affollamento, ma alle 12:38, improvvisamente, gli addetti agli sportelli cessano la loro attività per sciopero.

In molti iniziano a lamentarsi, anche perché sono in attesa da oltre un’ora. A nulla, però, sono valse le loro rimostranze. Mentre, tra la rassegnazione e l’arrabbiatura stavo per uscire, noto una donna anziana chiedere ad un addetto di poter compiere l’operazione.

La signora anziana, in fila da più di un’ora, cortesemente ed educatamente, ha chiesto la gentilezza di poter effettuare il pagamento della propria bolletta. Un tipo sulla trentina, alquanto seccato, le dice che non poteva fare nulla, in quanto erano in sciopero.

Lì, abbiate bontà, sono intervenuto ed ho sottolineato che, pur avendo loro tutto il diritto di scioperare (anche il giorno prima della vigilia di Natale…..) era, forse, il caso di assecondare se non tutti gli utenti ancora rimasti, almeno l’istanza dell’anziana donna.

L’impiegato in questione mi risponde che non avrebbe fatto nulla, al che ho replicato che loro non solo non avevano posto uno sbarramento agli ingressi (se sai che devi scioperare tra un’ora, organizzati di conseguenza, no?) ma che venivano meno nel loro servizio pubblico.

 

Lo scioperante alla vigilia della viglia di Natale mi risponde che Poste Italiane è una società privata….rispondo che è una partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per il 65% e per il 35% dalla Cassa Depositi e Prestiti S.p.a. e che ai fini della legge penale è “incaricato di un pubblico servizio” colui il quale, a qualunque titolo, presta un pubblico servizio, con ciò intendendosi un’attività disciplinata nelle stesse forme della pubblica funzione, ma caratterizzata dalla mancanza dei poteri tipici di quest’ultima, e con esclusione dello svolgimento di semplici mansioni di ordine e della prestazione di opera meramente materiale (art.359 c.p.) e che al di là della natura privatistica degli strumenti societari e della comunanza di talune forme di disciplina e vigilanza con quelle proprie dei settori bancario e finanziario – la specifica connotazione pubblicistica della raccolta e dell’impiego del risparmio postale, in quanto per legge direttamente ed unicamente finalizzato al perseguimento di primari interessi pubblici, determinano l’impiegato di Bancoposta un incaricato di pubblico servizio (leggevo quanto trovato dopo una ricerca fatta velocemente con smartphone su Google…è emerso il mio essere avvocato). Quindi, con cortesia, gli chiedo, vista la negazione del mio deposito, di accettare almeno l’istanza della anziana donna; in pratica cedevo il mio diritto.

Niente, lo scioperante si è mostrato sordo anche questa volta….Gli ho sottolineato che, al di là di chi ha ragione, di ciò che la legge stabilisce, c’è una regola che si chiama umanità e che dovrebbe valere sempre.

“Quello che sei un giorno ero, quello che oggi sono, un domani sarai”, giusto?

Mancare di rispetto agli utenti “normali”, in un paese dove certi personaggi usano incarichi istituzionali per affari loro, non sorprende più.

Sorprende, invece, che un giovane non abbia rispetto verso una donna anziana.

Caro lavoratore dell’Ufficio Postale di Via Repubbliche Marinare in Napoli, potrai avere tutte le ragioni legali di questo mondo, ma se non hai rispetto verso chi ha i capelli bianchi, non lamentarti se dovesse venir meno la solidarietà verso le tue richieste.

Forse avrò torto da un punto di vista legale, ma, consentimi, hai sbagliato, a mio avviso, a non accettare il pagamento della bolletta dell’anziana donna, specie dopo che tutti i presenti hanno rinunciato alle proprie operazioni da fare pur di veder accontentata la signora (nel frattempo un operatore faceva scorrere i numeri del tabellone…..alla mia domanda in merito, rispondeva che doveva azzerarlo…boh?).

Avresti fatto un figurone facendo il contrario e, sono sicuro, ti avrebbero capito tutti.

Infine, caro “uomo” amante dello sciopero alla vigilia della vigilia di Natale, non dimenticare che un domani sarai anziano anche te.

Quello che semini oggi, un giorno lo raccoglierai…..

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Informazioni su Alfredo Di Costanzo 27820 Articoli
Motus vivendi è il suo motto. Ama tutte le declinazioni delle due ruote ed adora vivere nell'universo dei motori. Da quindici anni ha la fortuna di essere giornalista sportivo, occupandosi di tutto ciò che circonda un motore. E' per il dialogo ed il confronto tra chi, pur avendo la stessa passione, ha idee diverse.

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