Omicidi stradali, dati in calo un anno dopo la legge sugli incidenti stradali



A un anno di distanza dall’entrata in vigore della legge sull’omicidio stradale arriva un primo consuntivo sugli effetti dell’applicazione: reati in calo, ma restano ancora delle problematiche da affrontare e risolvere. Più in generale, il 2016 è stato un anno intenso per la Polstrada, che ha diffuso i dati sulle azioni portate a compimento.

Era il 25 marzo quando è entrata in vigore la legge 41/2016, che ha introdotto nel nostro ordinamento un nuovo reato, quello per omicidio stradale: superato il primo compleanno, la Polizia Stradale ha raccolto e diffuso i principali dati sui reati riscontrati in questi ultimi dodici mesi. In sintesi, mortalità calata, ma si riscontra ancora un caso al giorno in media.

Il primo bilancio dopo l’introduzione del reato. Seicentosessanta incidenti con lesioni gravi o gravissime segnalati dal 25 marzo 2016 al 12 marzo 2017, di cui 147 con lesioni a più persone, e poi ancora 356 incidenti mortali con denuncia per omicidio stradale, 170 dei quali hanno visto la morte di più persone: questi sono i dati “nudi e crudi” pubblicati dalla Polstrada, che nel corso di quest’anno ha arrestato in flagranza di reato 17 persone, sottoposto 4 conducenti a fermo di polizia giudiziaria mentre le altre sono state denunciate a piede libero.

Numeri alti, ma in calo. Guardando al passato, e in particolare ai dati rilevati tra il 2014 e il 2015, si evidenzia un calo sensibile di numero e mortalità: quest’ultimo aspetto è diminuito del 15 per cento soltanto in questi mesi iniziali del 2017, e così pure il numero di incidenti del sabato sera. Merito, anche, delle nuove norme più severe anche con chi fugge, passibile di condanna per omissione di soccorso (con pena che in questo caso può essere innalzata da un terzo a due terzi in più).

L’attività della Polstrada nel 2016. A livello più generale, l’azione della sola Polizia Stradale ha portato nel 2016 all’accertamento di oltre 2 milioni di infrazioni al codice della strada: in particolare, sono stati decurtati in totale oltre 3 milioni di punti (per la precisione 3.107.124), ritirate 44.674 carte di circolazione e quasi altrettante patenti (44.587), inserendo nel computo le classiche di tipo A e B. Ancora, i conducenti sottoposti a controllo con etilometri e precursori sono stati 1.396.910: in 17.867 casi questi sanzionati per guida in stato di ebbrezza alcolica (-2 per cento rispetto all’anno precedente), mentre quelli denunciati per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti sono stati 1.245 (5,9 per cento in più del 2015).

Controlli sui veicoli pesanti. Importante l’azione anche sui veicoli pesanti e camion, ovvero quelli per i quali, come spiega l’approfondimento de La Tua Auto, è previsto il possesso della specifica patente C: in questo ambito sono stati effettuati 3.780 servizi da 21.444 operatori di polizia, che hanno portato a 50.013 controlli di veicoli pesanti, di cui 8.609 (pari al 17,2 per cento) stranieri. Un lavoro che ha consentito di accertare 38.288 infrazioni, causando il ritiro di 394 patenti e 751 carte di circolazione. Inoltre, sempre lo scorso anno è partita, d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, una campagna di controlli degli autobus destinati al trasporto di scolaresche per gite o viaggi d’istruzione, attraverso l’iniziativa o la segnalazione dell’istituto scolastico: da gennaio a ottobre 2016 sono stati sottoposti a controllo 13.822 autobus, dei quali 2.377 hanno evidenziato almeno una irregolarità, per un totale di 3.413 infrazioni.

 

 

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