Cartella clinica informatizzata e nuovo approccio al paziente



 

Ottimizzazione dei processi, razionalizzazione delle risorse, snellimento delle pratiche e riduzione dei tempi burocratici. Sono solo alcuni dei significativi vantaggi apportati dall’introduzione della cartella clinica informatizzata in seno alle procedure di diagnostica e cura del paziente nelle strutture pubbliche e private.

L’utilizzo della cartella clinica elettronica è stato introdotto tramite l’emendamento sulle semplificazioni che, ufficializzato il 12 febbraio del 012, ha ricevuto anche l’approvazione da parte delle commissioni Affari Costituzionali e Attività produttive della Camera.

Cartella clinica informatizzata: che cos’è e come funziona

In origine, la cartella clinica informatizzata era stata concepita come mera trasposizione in modalità elettronica di tutti i dati e le informazioni riportati nella versione cartacea. Il decreto sulle Semplificazioni ha strutturato in maniera più organica e sistematica il funzionamento del dispositivo per la sanità, disponendo che esso fosse utilizzato in maniera più ampia e specifica quale strumento di ottimizzazione delle pratiche, abbattimento di costi e procedure e, in generale, efficientamento del Servizio Sanitario Nazionale.

In particolare, la cartella clinica elettronica consente di attingere in tempo reale a tutte le informazioni cliniche del paziente, esami, prescrizioni, storico medico. I dati sono aggiornati volta per volta e caricati all’interno del database del paziente. In tal modo, ogni specialista, a prescindere dall’azienda cui fa capo e dalle specifiche mansioni e competenze a proprio carico, può essere edotto su tutte le referenze del degente, evitando intralci di natura procedurale e burocratica. La diagnostica e la cura del malato diventano più efficienti, rapide e con meno possibilità di commettere errori o leggerezza, abbattendo il gap informativo tra medico e paziente.

Strumento di studio e ricerca

La cartella clinica informatizzata consente anche una gestione sistemica dei dati clinici finalizzata ad attività di analisi, studio e processo dei dati con lo scopo di eseguire ricerche in ambito medico. La specificità dei dati permette di isolare determinate variabili con l’obiettivo di eseguire studi circoscritti, ad esempio, per sesso, età, provenienza geografica. L’attività di big data analysis rappresenta una conquista dal valore enorme non solo per l’ambiente medico-scientifico ma per la comunità nel suo complesso, la quale può contare su una risorsa in grado di agevolare la ricerca e il progresso nell’ambito.

Per una stampa libera


sostieni il nostro lavoro con una donazione

Cartella clinica informatizzata e nuovo approccio al paziente

Le donazioni con PAYPAL sono sicure al 100%



Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.