ANGUILLARA – PIAZZOLE PANORAMICHE: PULIZIA E ORDINE? NON SEMPRE

Un paradiso, un vero e proprio paradiso quello sabatino.
Soprattutto in giornate con un clima come quello di oggi. I residenti però, sono meno angelici di quello che ci si potrebbe aspettare e degni perciò di seguire appieno la sorte di Lucifero tra le fiamme più terribili.
E’ stata proprio la mitezza del clima di oggi che, pur rimanendo all’interno del territorio comunale e soprattutto del Parco, ci ha indotto a passeggiare sulle rive del lago in direzione di Trevignano,
Ai primi di febbraio, avevamo già trattato delle “piazzole panoramiche” volute dal Consorzio del Lago (leggi QUI), notando ironicamente l’accelerazione data ai lavori nel periodo immediatamente precedente le scorse elezioni, e oggi, a consultazioni terminate, abbiamo voluto verificarne lo stato di avanzamento.
In effetti, due delle quattro piazzole appaiono già ultimate e consentono sia la sosta delle autovetture che brevi passeggiate a piedi protette da recinzioni in legno. Solo per il gusto della pignoleria, ci sentiamo di suggerire l’immediata sistemazione di cestini per i rifiuti prima che le strane abitudini dell’utenza creino delle piccole discariche a cielo aperto.
Delle altre due piazzole, il fine lavori di quella più lontana da Anguillara, è in dirittura d’arrivo mentre per quella in zona La Marmotta, siamo ancora ai lavori di ripulitura ma comunque anche qui vicinissimi alla sistemazione definitiva.
Niente a che vedere con Lucifero allora? E no, qualche poco celestiale particolare emerso dalla ripulitura dei lati della strada Settevene Palo, ha stimolato la nostra curiosità e soprattutto, ci dispiace ammetterlo, la nostra invidia.
Ebbene sì, proprio in prossimità di una delle nuove piazzole di sosta, si intravede una rampa apparentemente di recentissima fattura, che porta ad una meravigliosa spiaggia che un cartello protegge come “proprietà privata”. Beato titolare!
Se fosse nelle nostre disponibilità non esiteremmo un minuto a trasformare quell’angolo di paradiso in una spiaggia altrettanto privata, rendendola fonte di guadagno in vista della prossima stagione estiva. Probabilmente la priveremmo di alberi fastidiosi e chiederemmo l’autorizzazione al Comune per una licenza d’esercizio. Le concessioni per gestire spiagge in questo paese si sa, non bastano mai!
Abbiamo anche invidiato il proprietario confinante perché dispone, evidentemente da tempo immemore, oltre che di un praticissimo pontile, anche di un allevamento di nutrie! Quella che abbiamo fotografato (vedasi proporzione con il mattone di tufo) lì per lì ci era sembrata addirittura un cinghiale della specie a coda lunga!
Un’altra fonte di curiosità ce l’ha fornita, a noi come ad una coppia di guardiaparco, la piazzola nella zona della Marmotta dove la ripulitura ha messo in bella evidenza un piccolo cartello del Parco che protegge una baita in legno (probabilmente uno dei tanti rimessaggi di attrezzi certamente posto in zona ai tempi dei garibaldini) appoggiata su quello che noi stupidamente, immaginavamo essere demanio pubblico (Insieme dei beni inalienabili dello Stato o di enti pubblici territoriali, destinati a soddisfare bisogni collettivi – fonte: dizionario italiano Sabatini Coletti).
Rosi da quell’invidia che per Sant’Agostino era il “peccato diabolico per eccellenza”, anche noi entriamo quindi a pieno titolo nella schiera dei tanti Lucifero che abitano il paradisiaco territorio sabatino.
Un Paradiso pieno di peccatori però. Peccato, un vero peccato.

Renato Magrelli [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/7481/” title=”7481″]

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