BRACCIANO – COMUNE: TONDINELLI SI AGGIUDICA UN ROUND MOLTO IMPORTANTE



Il più votato in assoluto alle elezioni per il Comune di Bracciano del maggio 2012, è stato Armando Tondinelli che ha raccolto 526 voti. Non poteva non diventare il nemico pubblico nr 1 dell’Amministrazione vincitrice per un pugno di voti in più, che ha pensato bene di dichiarare guerra ad un personaggio ritenuto evidentemente troppo scomodo.
Dopo diversi mesi di “dentro e fuori” oggi Armando Tondinelli segna a suo favore un punto molto importante grazie ad un’ordinanza del Tribunale di Civitavecchia datata 7 dicembre 2012 (leggi QUI in formato pdf). Ma forse si rende necessario ripercorrere le tappe principali di una diatriba che per ora vede soccombere il Comune (la cittadinanza braccianese cioè) chiamata insieme alla Riccioni a rispondere in solido di una bella sommetta di denaro.
Nel primo consiglio comunale (22 maggio del 2012) della Giunta appena insediata, si comincia a parlare di una presunta incompatibilità di Armando Tondinelli a rivestire una carica istituzionale all’interno del Consiglio Comunale.
Nell’assise del 11 giugno viene infatti deliberata la incompatibilità a consigliere comunale di Armando Tondinelli del gruppo Bracciano è Tua, con un provvedimento adottato ai sensi dell’articolo 63 del Testo Unico sull’Ordinamento degli Enti Locali (incompatibilità per lite pendente in quanto parte di un procedimento civile ed amministrativo).
Si tratta, scrive Iris Novello proprio su questo giornale, del fatto che “Il signor Tondinelli Armando risulta essere parte contrapposta al Comune di Bracciano per la diffamazione perpetrata a mezzo televisione insieme ad altri convenuti a causa delle gravissime e inveritiere affermazioni rilasciate nel corso di una intervista a danno dell’Ente locale”.
In sua difesa e nel pieno rispetto dei termini di Legge, “il consigliere Tondinelli aveva presentato le osservazioni previste dall’Art. 69 del D. Lgs 267/2000 nelle quali denunciava la ‘strumentalità politica dell’iniziativa’ e sottolineava che ‘il giudizio intrapreso dal Comune nei miei confronti si attiene inequivocabilmente all’esercizio delle funzioni di consigliere’. Nello stesso articolo veniva riportata la dichiarazione della consigliera Carone che affermava tra l’altro: “riteniamo come non sussista alcuna incompatibilità essendo evidente che il consigliere ha operato nell’ambito del suo mandato elettivo”.
Nella seduta di Consiglio del 9 luglio viene adottata a maggioranza (Negretti astenuto) una delibera che esclude Tondinelli e lo sostituisce con Patrizia Riccioni.
Inevitabile il ricorso al Tar da parte dell’ex consigliere Tondinelli che in data 17 ottobre 2012 si vede riconosciuti i suoi diritti.
In seguito alla sentenza del Tribunale Amministrativo del Lazio l’Amministrazione Comunale di Bracciano “decide” che non spetta al Tar del Lazio di stabilire chi ha torto e chi ragione e dichiara di volersi rivolgere al Consiglio di Stato.
Tra chi ritiene di dover stigmatizzare “il tentativo di tacitare l’avversario politico ritenuto più pericoloso, con l’uso improprio di strumenti giuridici a volte parzialmente carenti nell’enumerazione di tutte le fattispecie possibili” c’è anche l’Associazione Salviamo Bracciano che per bocca del suo Presidente decide di diffidare l’Amministrazione Comunale “dal presentare ulteriore ricorso sull’argomento, al Consiglio di Stato, a spese della cittadinanza, giudicando tale azione (viste le dettagliate motivazioni della sentenza del T.A.R.) sostanzialmente in danno della collettività, con rischio di ulteriore condanna a seguito di ‘lite pretestuosa’”.
“Quanto sopra – afferma Anna Orsininon certo nel tentativo di dissuadere, chi ne fosse convinto, di proseguire l’azione legale, ma per ribadire il concetto che dovrebbe farlo a proprio nome ed a proprio carico, non a spese del contribuente già abbondantemente tartassato”.
In effetti la parte economica gioca un ruolo ben preciso in questa contesa che vede un privato cittadino contrapposto ad un Ente che se soccomberà ripartirà tra i cittadini i costi delle sue decisioni. E scusate se è poco!
Il Comune decide comunque si rivolgersi al Consiglio di Stato e contro tale presa di posizione in data 29 ottobre il Capogruppo Consiliare “Bracciano è Tua” chiede al Sindaco e per conoscenza al Prefetto di Roma, “l’immediato reintegro nelle sue funzioni del Signor Tondinelli dal momento che le delibere e gli atti connessi sono stati dichiarati nulli e quindi inefficaci”.
Alla suddetta richiesta, in data 2 novembre rispondeva la Prefettura di Roma che pregava il Comune di “assumere ogni iniziativa al fine di procedere all’immediata esecuzione di quanto disposto dal TAR del Lazio” . Oltre alla “preghiera di reintegro”, la Prefettura ricordava come l’accoglimento da parte del TAR del ricorso presentato dal Tondinelli, di fatto condannava il Comune di Bracciano “a disporre l’immediata reintegrazione del ricorrente e al risarcimento in via equitativa del danno al Sig. Tondinelli, al rimborso del contributo unificato ed al pagamento, in favore del ricorrente, delle spese di giudizio”.
Nel frattempo, in data 31 ottobre, la Sezione Quinta del Consiglio di Stato, sul ricorso proposto dal Comune di Bracciano per la riforma della sentenza del TAR, stabiliva di respingere l’istanza e di fissare quale data per la discussione quella del 20 novembre 2013. Praticamente il Consiglio di Stato ritiene che “non sussistano i requisiti di estrema gravità ed urgenza fondanti la tutela cautelare invocata”, per cui, Armando Tondinelli deve essere reintegrato .

E veniamo quindi ai giorni nostri.
Il tribunale di Civitavecchia aggiunge un tassello importante alla querelle perché con l’ordinanza datata 7 dicembre 2012:

  • “accerta e dichiara l’insussistenza della causa di incompatibilità trattandosi di fatto connesso con l’esercizio del mandato”
  • “Accerta e dichiara il diritto di Tondinelli e non della Riccioni a ricoprire la carica di Consigliere Comunale”
  • “condanna il Comune di Bracciano al risarcimento del danno per un ammontare di 10 mila euro più interessi legali”
  • “condanna il Comune di Bracciano e Patrizia Riccioni al pagamento delle spese processuali liquidate in euro 5 mila e 500 oltre IVA e CPA”.

Nell’ordinanza del Tribunale di Civitavecchia vengono inoltre sottolineate un paio di circostanze piuttosto importanti secondo noi .
La prima riguarda la famigerata intervista televisiva che per il giudice “è stata rilasciata dal Tondinelli nella sua qualità, espressamente indicata nel servizio televisivo stesso, di consigliere di minoranza del Comune di Bracciano, che non lascia alcun dubbio sul fatto che l’intervista alla RAI, all’origine del contenzioso civile ‘de quo’, sia stata svolta nell’ambito di una più ampia iniziativa politica del ricorrente volta a contestare, quale consigliere comunale di opposizione, la contrarietà all’interesse pubblico generale e la stessa legittimità di numerose lottizzazioni urbanistiche proposte o autorizzate dal Sindaco e dalla sua Giunta”.
La seconda quando ribadisce che “E’ innegabile l’esistenza di un danno derivante dal periodo di ingiusto allontanamento del Tondinelli dalle proprie funzioni di consigliere comunale. Il pregiudizio sofferto deve essere qualificato come danno all’immagine e alla vita di relazione dell’interessato ingiustamente colpito da un provvedimento di decadenza che postulava l’esistenza di un suo interesse privato”.
Pur riconoscendo il diritto del Tondinelli ad occupare un posto in Consiglio Comunale, l’ordinanza non accoglie tuttavia la richiesta di reintegro immediato non avendo il giudice ordinario competenza per sindacare sulla legittimità dell’atto del Consiglio che lo ha defenestrato.
Fin qui la Legge, e purtroppo dubitiamo che l’inevitabile proseguo sia indolore per la cittadinanza di Bracciano. Vogliamo solo sperare che il buon senso conduca al rispetto per le tasche dei contribuenti affinché al di là delle schermaglie tra politici di turno, abbiano quella giusta attenzione che meritano.

Renato Magrelli

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