L’opinionista: Valentino Rossi, la pioggia e le entry class

Un Club a sostegno del giovane portacolori della Lampre Farnese, tre volte campione italiano nelle categorie allievi, juniores e under 23.



E ci risiamo, finalmente dopo due anni di purgatorio rivediamo Valentino Rossi in una posizione più consona al nove volte campione del mondo. Gioia immensa per i suoi followers che, come ogni tifoso, dimentica che la realtà dei fatti è forse un tantino differente.
Iniziamo col dire che il 29 agosto Ducati e Valentino Rossi erano proprio qui a Misano a provare per dei test privati,  che, se analiziamo il week end di gara con i piloti che sono scesi in pista pochissimo a causa della pioggia, già fa un bel vantaggio in ottica setup della moto. Mettiamoci anche che oltre ai due out importanti, Casey Stoner e Dani Pedrosa, Cal Crutchlow che finisce a terra, Andrea Dovizioso con problemi di aderenza sull’anteriore nella prima parte di gara, Nicky Hayden non proprio in forma dopo l’incidente di Indianapolis, ecco che gli equilibri in gara  sarebbero senza dubbio modificati.
Rimane il fatto che i tempi sul giro e il distacco da Jorge Lorenzo è stato relativamente contenuto, ma su stessa ammissione del pilota spagnolo, sappiamo che è stata una gara lenta, se ci fosse stato Pedrosa ad attaccare  i tempi si sarebbero abbassati e i distacchi sarebbero stati maggiori.
Un discorso che potrebbe sembrare anti-valentiniano ma che in realtà è semplicemente realista e sportivo e non da tifoso tendente all’estremismo, consapevole che il prossimo anno in Yamaha Valentino Rossi ritroverà il suo stile ideale di guida e che si adatta perfettamente allo stile pulito e lineare della moto di Iwata, e che lo porterà a lottare alla pari con i primi, elemento fondamentale per il proseguo di una categoria sempre più noiosa e…snob!

Snob perchè non è possibile che il pubblico che paga per stare in tribuna e che magari fa chilometri per vedere i propri begnamini sia costretto ad addormentarsi perchè i piloti non scendono in pista perchè….piove. Sono il primo fautore della sicurezza, ma se altre categorie nelle stesse condizioni si danno battaglia in condizioni non ideali, allora qualcosa che non quadra c’è, come sottolineato dallo stesso Loris Capirossi.
Vogliamo ricordare ai piloti di “serie A” che nel BSB  corrono quasi l’80% delle gare sotto il diluvio? Mi chiedo allora chi è il pilota di serie A a questo punto, e che forse qualcuno dovrebbe rivedere Kyonari a Donington durante la superpole del 2008.

Chiudo con l’ultimo spunto di discussione, tra i tanti appassionati di motociclismo in giro per il web, tra forum e blog personali, ci si dimentica spesso che oltre alla motoGP esistono anche moto3 e moto2, che ci offrono tanto spettacolo e sono una vetrina importante sui campioni del futuro, con arrivi  in volata e sorpassi spesso al limite della fisica, ricordando che i campioni di adesso della classe regina provengono proprio da queste categorie e che meritano almeno essere citati per lo spettacolo che ci offrono ad ogni gara di campionato.

Vorremmo conoscere il vostro punto di vista sulla nostra pagina di FaceBook.

 

 

Giovanni Soldato

 

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Informazioni su Giovanni Soldato 3322 Articoli
Giovanni Soldato, specialista della fotografia.... secondo lui, ottima penna sia in ambito sportivo ma soprattutto nell'ambito dei motori. Nato a Barberino del Mugello appena ha tempo mette le due ruote in pista. Collaboratore de Il Tabloid cura la provincia di Latina, le notizie nazionali e dall'estero.

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