Il blocco improvviso del Ponte Due Giugno che questa mattina per motivi tecnici è rimasto chiuso al traffico, paralizzando la circolazione di Fiumicino, pur non essendo direttamente imputabile all’amministrazione comunale dimostra l’urgenza di dare gambe al progetto del nuovo attraversamento lungo la Fossa Traianea.
Bisogna far rispettare ad Acqua Marcia gli impegni presi e sbloccare i dieci milioni di euro previsti nella convenzione del porto turistico. O in alternativa provare a ottenere dalla Regione Lazio un prestito o un mutuo agevolato, da accollare a Caltagirone, per iniziare immediatamente i lavori.
Rimane il fatto che i progetti del ponte di Dragona e il collegamento diretto del XIII Municipio con la Roma-Fiumicino, opere pensate per snellire l’elevato carico di traffico che ogni giorno il nostro Comune deve sopportare, sono urgenti tanto quanto il nuovo Ponte Due Giugno.
Bisogna far rispettare ad Acqua Marcia gli impegni presi e sbloccare i dieci milioni di euro previsti nella convenzione del porto turistico. O in alternativa provare a ottenere dalla Regione Lazio un prestito o un mutuo agevolato, da accollare a Caltagirone, per iniziare immediatamente i lavori.
Rimane il fatto che i progetti del ponte di Dragona e il collegamento diretto del XIII Municipio con la Roma-Fiumicino, opere pensate per snellire l’elevato carico di traffico che ogni giorno il nostro Comune deve sopportare, sono urgenti tanto quanto il nuovo Ponte Due Giugno.
CLAUDIO CUTOLO
Capogruppo
Gruppo Consiliare
Italia dei Valori
Città di Fiumicino
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Ufficio Stampa
Gruppo consiliare Italia dei valori
Città di Fiumicino
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