CERVETERI- COMUNE: ANTIPASTO ELETTORALE.



I mesi si alternano, passandosi il testimone con perfetta cronologia.

Marzo è lo spartiacque tra l’inverno e la bella stagione, l’ideale traghettatore dal freddo alla mite temperatura primaverile. Il trimestre entrante è noto per il tepore che emana e per il prolungarsi della luce del sole. C’è spazio per qualsiasi attività ludica o professionale; sportiva o politica. Lo sport e la politica rappresentano il dna innaturale della maggioranza degl’italiani, un segno di riconoscimento imprescindibile.

La primavera in politica è, generalmente, la stagione del rinnovamento o della resa dei conti, in cui i cittadini sono parte attiva del destino amministrativo del proprio territorio nazionale o locale che sia.

A Cerveteri, l’imminente primavera farà rima con sindaco o meglio si spera che la rima diventi baciata. La cittadina cerite, negl’ultimi anni è stata caratterizzata da continue “abdicazioni” da parte dei loro primi gestori rimanendo, per ben quattro volte, su altrettanti mandati, “vittima” di commissariamenti.

A Dicembre cadde anticipatamente, per volontà del Consiglio comunale, Gino Ciogli sostituito ad interim dalla Dott.ssa Giuliana Giaquinto, vicaria del prefetto Giuseppe Pecoraro. Il commissario in rosa presto tornerà alle sue vecchie mansioni, tra due mesi per l’esattezza quando, lunedì  7  Maggio 2012, salvo ballottaggi, verrà nominato il nuovo sindaco di Cerveteri.  I papabili al soglio del “Granarone” hanno cominciato la loro (ri)ncorsa: Lancianese e Orsomando del Pdl ed  Onorato candidato con “Terra Libera”   lanciano, da tempo, proclami e motti elettorali. Il fermento è tangibile tra i vari schieramenti, anche il Governo Civico si prepara a dire la sua ai prossimi scrutini. Alessio Pascucci, attivista e fondatore del partito, domenica sera, nell’accogliente cornice de “Rendez vous”  all’interno dell’antica Rocca medievale di Cerveteri, ha riassunto l’essenza del manifesto dei “civici”.

“Nel territorio – esordisce Pascucci – il nostro  è l’unico movimento civico che esiste, esula dalle tessere e si identifica, da sempre, con l’assoluta idea di rinnovamento. Il Governo Civico fin dalle origine si è proposto con un atteggiamento di rottura verso il consueto cliché che vedeva i cittadini subordinati ai partiti. Il nostro slogan “loro tanto per cambiare, noi per cambiare tanto” è stato il principio ispiratore di tutta la nostra azione politica e amministrativa e si sta concretizzando di giorno in giorno”.

Meno partitocrazia con un occhio di riguardo verso il cittadino, generalmente bistrattato dalle gestioni amministrative. A Cerveteri  il cuore politico pulsa con qualche affanno di troppo, svilito dalle continue delusioni perpetrate negli ultimi mesi. “E’ necessaria – asserisce Pascucci – una svolta che rilanci l’intero territorio. Con una partecipazione effettiva da parte di tutti che non sia marginale”.

Pascucci è deciso, frizzante ma “hegeliano” nell’esporre i propri concetti.

La volata a Sindaco di Cerveteri è in pieno svolgimento, il traguardo, distante due mesi, prevede fatiche ed una sola salita, la più ambita. Quella del “Granarone”.

Raffaele Caldarelli

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