LADISPOLI – QUEL TRENO PER PISA…



Lunedì, 30 gennaio. Stazione di Marina di Cerveteri, ore 19.00, mariti, mogli, genitori,fidanzati o semplici amici attendono l’arrivo dei propri cari per (ri) portarli a casa. Dai vari vagoni scenderanno i tanti pendolari, di ritorno da una giornata lavorativa o da una passeggiata in città.
La sera è piuttosto fredda, in auto l’attesa è decisamente più calda e confortevole. Ad un certo punto però, quasi all’unisono,i cellulari delle persone sedute in macchina cominciano a squillare. L’attesa si prolungherà: il treno è fermo alla stazione precedente, quella di Ladispoli.
“Sono fermi a Ladispoli – dice un signore ad alta voce riferendosi  al ritardo dei pendolari – tra poco arriveranno…”.
Stazione di Ladispoli, ore 19,37. Il treno è lo stesso ed è rimasto immobile da oltre 40 minuti, il motivo? Indefinito. Non un guasto, non un malore accorso a qualche pendolare, nessun incidente e soprattutto nessun avviso. Si rantola in un vago buio.
Stazione di  Marina di Cerveteri, ore 19,38. Una serie di auto parte alla volta di Ladispoli, una manciata di km, per andare a prendere- o a raccattare…- i propri cari,inspiegabilmente bloccati, da quasi tre quarti d’ora, alla fermata della cittadina tirrenica.
Rassegnazione e rabbia contraddistinguono gli stati d’animo dei viaggiatori. La tratta Ladispoli – Marina di Cerveteri è sostanzialmente breve, tuttavia il problema si pone per chi dalle stazioni di Roma -Termini, Trastevere o San Pietro era salito convinto di giungere con una certa regolarità alle fermate di Civitavecchia, Tarquinia o addirittura Pisa. Già, perché il treno in questione è un “Roma – Pisa”, tra i più affollati dato l’orario e il giorno: un classico lunedì lavorativo.
Gli inconvenienti fanno parte del destino, ma sapere almeno la causa di un disguido così terreno sarebbe doveroso.
“Né i controllori a bordo né altri addetti sono stati in grado di spiegare la motivazione del perché il treno si sia fermato- dice Laura salita alla Stazione Tuscolana e diretta a Marina di Cerveteri  –  siamo rimasti all’oscuro. Mi domando- prosegue- come abbiano fatto  le persone che avevano una destinazione ben più distante e  diversa da quella di Ladispoli!?”
La situazione pare si sia ristabilita dopo qualche ora. Sembra, dunque,essersi (r)incanalata  nei giusti binari. Giusti, in senso metaforico ovviamente.

                                                                                                                                     Raffaele Caldarelli [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/5465/” title=”5465″]

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