La solita, fugace, pausa pranzo prima di ricominciare il lavoro quotidiano. Tutto si svolge nella più consueta routine ma per un operaio, di anni 60, il caffè ha avuto un sapore amaro. Erano circa le 14 di martedì scorso quando, in via Trieste, un gruppo di operai, terminato il loro canonico pasto, gettava i rifiuti negli appositi cassonetti. Proprio nei pressi dei secchioni per l’immondizia, stando a quanto riportato da alcuni testimoni, vi era un petardo, probabilmente residuo dell’ultimo Capodanno. Incuriosito alla vista del mortaretto il sessantenne, nativo di Roma, non poteva evitare di raccoglierlo recando a se stesso un danno inimmaginabile: il rischio di perdere una mano. L’esplosione del petardo, infatti, è stata talmente potente da fargli dilaniare l’arto; le cause dell’accaduto sono ancora al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Civitavecchia che nei prossimi giorni cercheranno di accertare anche le ricostruzioni dei presenti, tra di loro c’è chi afferma che l’uomo volesse raccogliere il petardo senza un motivo particolare, altri asseriscono che l’operaio lo ha volutamente fatto (ri)esplodere rimanendone gravemente leso.
Ora l’uomo è ricoverato presso il policlinico Umberto I di Roma, nelle prossime ore se ne saprà di più.
Ora l’uomo è ricoverato presso il policlinico Umberto I di Roma, nelle prossime ore se ne saprà di più.
Raffaele Caldarelli [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/5320/” title=”5320″]