Un corpetto da donna nel fisico di un uomo. No, nessun richiamo al carnevale o al genere burlesque. Si tratta di un escamotage per rubare profumi. A metterlo in scena, un ragazzo, di nazionalità rumena “beccato” dalle forze dell’ordine di Tarquinia con circa 70 flaconi di profumi di ottima fattura. Prodotti di marca a cui il ragazzo, recidivo poiché non nuovo a simili colpi, teneva in modo particolare…
Infatti, circa un mese fa, il giovane con il vizio del furto pregiato, indossando il corpetto femminile, era stato sorpreso mentre nascondeva 30 flaconi di profumo, assolutamente di alta qualità. Al ragazzo veniva imposto il divieto di dimora nella cittadina di Tarquinia. Divieto successivamente infranto.
Non pago del furto messo in opera solo un mese prima, il “lupin della tuscania” si ripeteva. La dinamica era sempre la stessa: centro commerciale,profumi come obiettivo ed abiti femminili. Questa volta nessun corpetto bensì un “semplice” costume per signora. E nulla sotto o dentro il vestito. Ma ai carabinieri di Tarquinia, presenti sul posto per adempiere a dei controlli di prassi, non sfuggivano dei particolari. Al ragazzo veniva trovato uno scontrino nella tasca ed una lista della spesa, inoltre con lui questa volta c’era un complice della stessa nazionalità.
I due, qualche minuto prima, avevano acquistato dei prodotti generici spendendo pochi euro. Tutto regolare, peccato che a far parte della spesa non comparivano quantità di profumi rubati avendone staccato le placche antitaccheggio. La refurtiva, profumata, veniva così nascosta dentro una Suzuki Rossa,nella quale gli uomini del luogotenente Stefano Gelli, potevano recuperare bottiglie di vino e 70 flaconi di profumi vari.
I due giovani rumeni sono stati associati al carcere con l’accusa di concorso in furto aggravato.
Infatti, circa un mese fa, il giovane con il vizio del furto pregiato, indossando il corpetto femminile, era stato sorpreso mentre nascondeva 30 flaconi di profumo, assolutamente di alta qualità. Al ragazzo veniva imposto il divieto di dimora nella cittadina di Tarquinia. Divieto successivamente infranto.
Non pago del furto messo in opera solo un mese prima, il “lupin della tuscania” si ripeteva. La dinamica era sempre la stessa: centro commerciale,profumi come obiettivo ed abiti femminili. Questa volta nessun corpetto bensì un “semplice” costume per signora. E nulla sotto o dentro il vestito. Ma ai carabinieri di Tarquinia, presenti sul posto per adempiere a dei controlli di prassi, non sfuggivano dei particolari. Al ragazzo veniva trovato uno scontrino nella tasca ed una lista della spesa, inoltre con lui questa volta c’era un complice della stessa nazionalità.
I due, qualche minuto prima, avevano acquistato dei prodotti generici spendendo pochi euro. Tutto regolare, peccato che a far parte della spesa non comparivano quantità di profumi rubati avendone staccato le placche antitaccheggio. La refurtiva, profumata, veniva così nascosta dentro una Suzuki Rossa,nella quale gli uomini del luogotenente Stefano Gelli, potevano recuperare bottiglie di vino e 70 flaconi di profumi vari.
I due giovani rumeni sono stati associati al carcere con l’accusa di concorso in furto aggravato.
Raffaele Caldarelli [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/4969/” title=”4969″]