ANGUILLARA – MA CHI SI CREDE DI ESSERE?



Riceviamo e pubblichiamo quanto inviatoci da una nostra lettrice dopo che ne ha lasciato copia indirizzata al Sindaco presso il protocollo del Comune.

“Anguillara 10 febbraio 2010 – Negli uffici pubblici del Comune di Anguillara è malcostume piuttosto diffuso infrangere la legge sul divieto di fumo e ad infrangerla non sono i cittadini-utenti, ma i dipendenti degli uffici stessi.
Questo è quanto mi è accaduto in data 0/02/2010 alle ore 15,50 ed è quanto ho portato a conoscenza del nostro sindaco dott. Pizzigallo:
entrando nell’ufficio al pianterreno del Comune di Anguillara su piazza del Comune, sono stata investita da una densa coltre di fumo di sigaretta. Mentre con altri cittadini attendevamo l’ascensore, mi sono guardata intorno e ho visto un dipendente dell’ufficio tributi, tale signor ………. (il nome mi è stato detto dall’impiegata allo sportello), che fumava tranquillamente all’interno del suddetto ufficio.
Al mio invito ad uscire fuori perché negli uffici pubblici non si fuma (per legge) il Signor……..ha reagito aprendo la porta.
Al mio secondo invito, questa volta più seccato, ad uscire fuori, il Signor………, mettendosi sulla soglia della porta, mi ha risposto in tono canzonatorio che lui stava fuori e non dentro.
Intanto il fumo aveva riempito completamente la stanza ed il Signor…….. terminava impassibile ed imperturbabile la sua sigaretta.
Sono uscita protestando e assicurando al pubblico dipendente che avrei sollecitato l’intervento dei vigili.
Il Signor……… mi ha indicato in modo provocatorio dove si trovava l’ufficio, forse certo della sua impunità, dopo di che saliva al suo ufficio, placido e sereno addirittura fischiettando.
Non vi dico la rabbia e l’umiliazione che ho provato: oltre al danno anche la beffa!
Purtroppo non c’erano vigili, ho protestato anche all’ufficio anagrafe dove mi dovevo recare, ma nessuno si è stupito dell’accaduto.
Solo i dipendenti dell’Ufficio Relazioni con il pubblico e del’ufficio protocollo, al quale ho consegnato una lettera indirizzata al Sindaco sull’accaduto, sono sembrati accoglienti e rispettosi della mia protesta.
Nella lettera ho invitato il Sindaco a far rispettare la normativa vigente sul divieto di fumo e a prendere eventualmente i   necessari provvedimenti.
Come potreste definire questo episodio?
Io la vedo non solo come un atto grave di ignoranza e maleducazione, ma anche come una grave infrazione alla legge, che mal dispone il cittadino-utente verso chi ha di fronte in un pubblico ufficio”.

Lettera firmata

La cosa che nella vicenda più ci amareggia nell’atteggiamento scortese dell’impiegato colto in fallo, è la strafottente sfida che lancia nei confronti della lettrice che viene addirittura invitata a rivolgersi ai VVUU, presupponendo forse uno stato di impunibilità garantito da non capiamo cosa o da chi.
Probabilmente il fatto che i controlli e le multe siano affidati ad un collega, forse crea una sorta di complicità tra controllore e controllato, così come invece sicuramente determina nei colleghi esasperati dai fumatori incalliti, un profondo senso di sconforto causato proprio dalla mancanza di provvedimenti.
Il fatto, così come descritto dalla lettrice, siamo sicuri determinerà in tempi brevissimi una decisa presa di posizione da parte dei responsabili dell’Amministrazione, visto che in materia di divieto di fumo all’interno degli uffici pubblici, la legge è estremamente chiara e non prevede certo deroghe di nessun titolo: “La legge sul divieto di fumare rende obbligatorio affiggere il cartello vietato fumare, conforme alla normativa vigente; riguarda enti, uffici pubblici e strutture pubbliche. Chiunque deve astenersi dal fumare. L’accertamento e la contestazione dell’infrazione in uffici pubblici o strutture pubbliche avviene dal soggetto designato e nominato formalmente dal dirigente della struttura”.
Il testo di Legge è chiarissimo ed esordisce citando cartelli di divieto, ma basta entrare in Comune tuttavia, per accorgersi che del suddetto cartello non ce n’è traccia: perdonabile dimenticanza o illecita asportazione dello stesso?
La sfida lanciata dal succitato impiegato comunale comunque, ci sentiamo in dovere di accettarla anche noi, nella certezza che la Legge all’interno del Comune di Anguillara verrà fatta rispettare, e nessun utente in un prossimo futuro sarà costretto a far intervenire i Nas.

Renato Magrelli [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/1227/” title=”1227″]

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