BRACCIANO – CASAPOUND: “QUESTE STRISCE BLU SONO ILLEGALI”



Giovedì sera l’associazione commercianti di Bracciano ha organizzato un incontro con l’amministrazione comunale all’archivio storico per discutere della problematica relativa al nuovo Piano viabilità e sosta, entrato in vigore il 13 gennaio con l’introduzione dei parcheggi a pagamento nelle aree del centro urbano. I numerosi gestori di locali pubblici presenti alla riunione hanno manifestato al sindaco Giuliano Sala, all’assessore al Commercio Ivano Michelangeli  e al delegato alla Viabilità Remo Eufemi, alcune perplessità dovute alla predisposizione  delle “strisce blu”. Gli interventi, moderati dal presidente dell’Associazione Silvano Pasquali, hanno portato a galla le problematiche riscontrate dalla categoria ed incentrate principalmente sul decremento degli incassi e sulla scarsità di reperimento degli spazi adibiti a parcheggio libero da parte dei gestori di esercizi pubblici e dai residenti. “Il calo dei guadagni nel mese di gennaio-febbraio è fisiologico – ha risposto Sala – e per i commercianti e i residenti abbiamo scartato l’idea di ricavare uno spazio sotterraneo al parcheggio di via Cattaneo, in quanto la spesa era eccessiva (1.600.000euro), ma stiamo concordando sia con i gestori del parcheggio sottostante la piazza del Comune, per renderlo agibile nelle ore notturne, sia con la principessa, per individuare ulteriori aree da adibire a sosta”. Il Sindaco, dopo aver illustrato i risvolti positivi della scelta deliberata un anno fa, in primis una viabilità più scorrevole e un ridotto inquinamento, ha ammesso che il Piano deve comunque essere perfezionato “magari con la collaborazione di tutti – ha aggiunto – portando delle proposte serie, così entro la fine di febbraio valuteremo le modifiche da apportare”.  Di fatto l’amministrazione di Bracciano ha segnato con la vernice blu un gran numero di stalli di sosta (564 per la precisione) e per alcuni esponenti politici, e non solo, il massiccio utilizzo della sosta a pagamento, è ritenuto un atto sostanzialmente contra legem. Nello striscione posizionato in piazza IV Novembre e nei volantini distribuiti dai militanti di Casapound Italia Bracciano il 17 e 24 gennaio, si leggeva “Queste strisce blu sono illegali”. “Il Codice della strada è chiarissimo – ha fatto sapere Guglielmo Pannullo, portavoce di CPI Bracciano – le zone destinate al parcheggio a pagamento devono essere ubicate al di fuori della carreggiata e comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico (art. 7 comma 6). Ci ribelliamo a questa ordinanza – ha continuato – perché il provvedimento colpisce tutti i cittadini, danneggiando i commercianti e scoraggiando il turismo e siccome non intendiamo avallare questa illegalità, il 13 febbraio saremo ancora in piazza insieme al circolo del PdL (il quale ha già raccolto 1200 firme NdR), e a tutti i cittadini contrari a questa direttiva per chiedere il ritiro della delibera”. Ma le strisce blu sono davvero illegali? Il comandante della Polizia municipale, Luigi Ferretti, ha risposto alla domanda citando il Decreto n. 1444 del ministero Lavori pubblici del 16 aprile 1968 e in particolare l’art. 4 che regola le quantità minime di spazi riservati ai parcheggi. “Quando sia dimostrata l’impossibilità, detratti i fabbisogni comunque già soddisfatti, di raggiungere la predetta quantità minima di spazi su aree idonee – si legge nel Decreto – gli spazi stessi vanno recepiti entro i limiti delle disponibilità esistenti nelle adiacenze immediate, ovvero su aree accessibili tenendo conto dei raggi di influenza delle singole attrezzature e della organizzazione dei trasporti pubblici”. Risposta poco esauriente, come lo è stata d’altronde quella formulata dal Sindaco durante l’incontro con i commercianti “togliere i parcheggi in via Agostino Fausti e via Principe di Napoli a me sta bene, ma i commercianti non sono d’accordo”. Fra l’altro, c’è da sottolineare che queste due vie, dopo la predisposizione della suddivisione della carreggiata destinata in parte ai parcheggi a pagamento (la stessa dove poche settimane fa era vietata anche la fermata), sono ad unica corsia, con grave intralcio o rallentamento nelle ore di punta per i mezzi di soccorso e delle Forze dell’ordine in assetto di emergenza. La polemica della illegittimità delle strisce blu non coinvolge solo la cittadina lacustre, ma si espande su tutto il territorio italiano, basti notare che solo su Facebook ci sono 385 gruppi contrari al pagamento, definito in molti casi “pizzo autorizzato” “su un suolo che di pubblico ha ormai ben poco”. Ed anche i numerosi ricorsi sulle multe presentati al Giudice di Pace hanno avuto esito favorevole. “In realtà la legge prevede due requisiti – spiega l’avvocato Vasta nel forum dell’Auto italiana – 1) aree fuori dalla carreggiata, 2) e comunque che consentano la sosta senza intralciare lo scorrimento del traffico. Quindi, per fare un esempio, uno slargo delimitato da un cordolo che lo separa dalla strada di scorrimento può essere sicuramente adibito a parcheggio a pagamento, mentre i bordi delle strade mai (a meno che non siano stati ricavati cordoli di protezione all’inizio e alla fine). Risultato: il 95% delle strisce blu è irregolare”. Nei vari siti c’è anche chi paventa “un enorme giro di denaro, che in virtù di discutibili logiche di esternalizzazione, rientra in minima parte nelle casse delle amministrazioni comunali, e cioè a vantaggio della comunità”. Ma questo pare non sia il caso di Bracciano, come rassicura il delegato al Piano urbano Traffico e Sosta.  “Al bando di gara per l’assegnazione della gestione dei parcheggi a pagamento hanno partecipato 24 ditte italiane con una base d’asta del 25 per cento di incasso da destinare al Comune e poi a maggior offerta – ha spiegato Remo Eufemi – e l’appalto se l’è aggiudicato la società Isola della SSIT, consociata all’ATI, che vanta 600 dipendenti e gestisce 2000 parcheggi in tutta Italia. Il 67 per cento va al Comune – ha concluso – soldi questi che pensiamo di utilizzare per interventi inseriti nell’ambito di potenziamento della Polizia municipale e del miglioramento della viabilità”.

    Iris Novello
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