Giornata dedicata all’Immacolata presso il quartiere di Ponton dell’Elce. Per l’occasione il palazzetto è stato completamente e brillantemente riconvertito perché potesse ospitare la cerimonia che vedeva quali ospiti di riguardo sia Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Gino REALI che il Sindaco Antonio Pizzigallo accompagnato dal Vice sindaco Stefano Paolessi, i consiglieri Enrico Serami, Augusto Giontella e Giovanni Cresca. Da Cesano, arrivato insieme con i membri della Confraternita del SS Crocifisso e SS Rosario, ha voluto essere presente anche il consigliere Pino Cangemi.
Non deve essere stato facile preparare l’arredo interno del pallone, ma certo è che il risultato finale ha lasciato piacevolmente sorpresi tutti i presenti, riuscendo pienamente a creare quell’atmosfera religiosa indispensabile per l’evento.
L’omelia del Vescovo è tutta concentrata sul significato dell’avvento, con fusioni di elementi di catechesi e concetti di concreta attualità.
“La celebrazione che oggi facciamo rientra in un cammino di una fede vera – esordisce Sua Eccellenza – l’avvento pertanto ci chiede di centrare la storia e la nostra vita su Cristo e di rivedere il modo di concepire il tempo proponendoci un discorso spirituale di conversione, di speranza e di attesa.
Non dobbiamo aver paura del futuro ma non rimaniamo nemmeno attaccati al passato con la nostalgia un po’ rassegnata di chi pensa che solo nel passato ci sia stato del bene.
Non dobbiamo soprattutto aver premura di consumare con avidità il presente come se fosse l’unico spazio della nostra esistenza”.
“Bisogna imparare ad attendere superando la grande tentazione propria di oggi: quella del tutto e subito – continua il Vescovo che cita alcuni versi di un poeta francese – ‘Noi siamo quelli che non amano attendere: non amiamo attendere prima di giudicare, Non amiamo attendere perché non abbiamo tempo’. L’avvento invece ci insegna l’arte dell’attesa, il tempo giusto della memoria, e quello che prepara al futuro.
“Ci dice Papa Benedetto XVI – prosegue il Vescovo – ‘dobbiamo vivere questo tempo con la pienezza della speranza. Dobbiamo vivere il presente ma decisamente proiettati verso il futuro perché il tempo è pieno di Dio e l’attesa dell’uomo è un’attesa di eternità. Il modello dell’attesa è proprio la Vergine Maria che in questo periodo ci è particolarmente vicina e per mezzo della quale ci è stato dato il Bambino Gesù”.
Proprio dal Vangelo del giorno, quello dell’annunciazione alla Madonna, il Vescovo sottolinea infine i tre passaggi del colloquio tra l’angelo e Maria che diventano poi il messaggio che rivolge ai fedeli: “Dell’avvento ognuno di noi deve essere testimone e annunciatore, forte come Giovanni Battista e credibile come la Vergine Maria. Senza nessuna paura per le avversità, lasciandosi guidare dallo Spirito del Signore in piena obbedienza”
Al termine della Santa Messa si è quindi sviluppata la processione preceduta dalla banda del gruppo Folkloristico di Anguillara che seguendo la statua della Madonna della Speranza di Ponton dell’Elce, ha attraversato tutto il quartiere in quasi un’ora di tempo. In cielo nuvoloni neri carichi di acqua, ma evidentemente la fede di quanti hanno partecipato ha contribuito anche a tener lontana la pioggia.
Al ritorno presso il Centro le ultime note del Vescovo Reali che ha invitato il Sindaco Antonio Pizzigallo ad un intervento di saluto.
“Aver seguito in processione la statua della Madonna della Speranza – esordisce il Sindaco Pizzigallo – credo sia estremamente sintomatico.
I pionieri che già 25 anni fa sono venuti ad abitare in questo quartiere hanno vissuto da allora proprio nella speranza di poter avere vari servizi quali la luce, l’acqua, la farmacia, il palazzetto, il parco giochi.
Oggi stiamo completando queste opere aggiungendo magari anche una serie di altri piccoli servizi quali il prolungamento delle line di trasporto urbano integrate a quelle del Cotral.
Le cose che più ci sono state richieste da molti in campagna elettorale, come l’apertura della farmacia il sabato pomeriggio, che dal 2 gennaio peraltro sarà effettiva, la creazione di una piazza e della nuova scuola elementare, la costruzione di una chiesa peraltro già concertata con Sua Eccellenza Reali, sono oggi dei progetti di cui ci sentiamo finalmente in grado di dare certezza agli abitanti di Ponton dell’Elce, una volta che saranno esauriti i necessari iter burocratici”.
“Un passaggio del Vescovo mi ha colpito – conclude Pizzigallo – quando cioè ha citato i giovani definendoli ‘affetti da povertà’.
Un tema quello dei giovani che condividiamo con Sua Eccellenza, cui teniamo in maniera particolare e che sono sempre al centro del nostro impegno indipendentemente dal colore della loro pelle o dal loro credo politico”.
Il Parroco ha quindi invitato tutti a partecipare al ricco buffet preparato per l’occasione: il tutto accompagnato da musica live per l’intrattenimento di giovani e meno giovani.
Unica nota dolente, e dobbiamo purtroppo riferirne, l’allarme del giorno prima, scatenato da stupidi atti vandalici procurati dal solito gruppetto di imbecilli.
Chiudiamo ritendo doveroso rivolgere un plauso speciale a chi ha saputo preparare una festa perfettamente riuscita sotto tutti i punti di vista. Complimenti al Comitato di quartiere.
Non deve essere stato facile preparare l’arredo interno del pallone, ma certo è che il risultato finale ha lasciato piacevolmente sorpresi tutti i presenti, riuscendo pienamente a creare quell’atmosfera religiosa indispensabile per l’evento.
L’omelia del Vescovo è tutta concentrata sul significato dell’avvento, con fusioni di elementi di catechesi e concetti di concreta attualità.
“La celebrazione che oggi facciamo rientra in un cammino di una fede vera – esordisce Sua Eccellenza – l’avvento pertanto ci chiede di centrare la storia e la nostra vita su Cristo e di rivedere il modo di concepire il tempo proponendoci un discorso spirituale di conversione, di speranza e di attesa.
Non dobbiamo aver paura del futuro ma non rimaniamo nemmeno attaccati al passato con la nostalgia un po’ rassegnata di chi pensa che solo nel passato ci sia stato del bene.
Non dobbiamo soprattutto aver premura di consumare con avidità il presente come se fosse l’unico spazio della nostra esistenza”.
“Bisogna imparare ad attendere superando la grande tentazione propria di oggi: quella del tutto e subito – continua il Vescovo che cita alcuni versi di un poeta francese – ‘Noi siamo quelli che non amano attendere: non amiamo attendere prima di giudicare, Non amiamo attendere perché non abbiamo tempo’. L’avvento invece ci insegna l’arte dell’attesa, il tempo giusto della memoria, e quello che prepara al futuro.
“Ci dice Papa Benedetto XVI – prosegue il Vescovo – ‘dobbiamo vivere questo tempo con la pienezza della speranza. Dobbiamo vivere il presente ma decisamente proiettati verso il futuro perché il tempo è pieno di Dio e l’attesa dell’uomo è un’attesa di eternità. Il modello dell’attesa è proprio la Vergine Maria che in questo periodo ci è particolarmente vicina e per mezzo della quale ci è stato dato il Bambino Gesù”.
Proprio dal Vangelo del giorno, quello dell’annunciazione alla Madonna, il Vescovo sottolinea infine i tre passaggi del colloquio tra l’angelo e Maria che diventano poi il messaggio che rivolge ai fedeli: “Dell’avvento ognuno di noi deve essere testimone e annunciatore, forte come Giovanni Battista e credibile come la Vergine Maria. Senza nessuna paura per le avversità, lasciandosi guidare dallo Spirito del Signore in piena obbedienza”
Al termine della Santa Messa si è quindi sviluppata la processione preceduta dalla banda del gruppo Folkloristico di Anguillara che seguendo la statua della Madonna della Speranza di Ponton dell’Elce, ha attraversato tutto il quartiere in quasi un’ora di tempo. In cielo nuvoloni neri carichi di acqua, ma evidentemente la fede di quanti hanno partecipato ha contribuito anche a tener lontana la pioggia.
Al ritorno presso il Centro le ultime note del Vescovo Reali che ha invitato il Sindaco Antonio Pizzigallo ad un intervento di saluto.
“Aver seguito in processione la statua della Madonna della Speranza – esordisce il Sindaco Pizzigallo – credo sia estremamente sintomatico.
I pionieri che già 25 anni fa sono venuti ad abitare in questo quartiere hanno vissuto da allora proprio nella speranza di poter avere vari servizi quali la luce, l’acqua, la farmacia, il palazzetto, il parco giochi.
Oggi stiamo completando queste opere aggiungendo magari anche una serie di altri piccoli servizi quali il prolungamento delle line di trasporto urbano integrate a quelle del Cotral.
Le cose che più ci sono state richieste da molti in campagna elettorale, come l’apertura della farmacia il sabato pomeriggio, che dal 2 gennaio peraltro sarà effettiva, la creazione di una piazza e della nuova scuola elementare, la costruzione di una chiesa peraltro già concertata con Sua Eccellenza Reali, sono oggi dei progetti di cui ci sentiamo finalmente in grado di dare certezza agli abitanti di Ponton dell’Elce, una volta che saranno esauriti i necessari iter burocratici”.
“Un passaggio del Vescovo mi ha colpito – conclude Pizzigallo – quando cioè ha citato i giovani definendoli ‘affetti da povertà’.
Un tema quello dei giovani che condividiamo con Sua Eccellenza, cui teniamo in maniera particolare e che sono sempre al centro del nostro impegno indipendentemente dal colore della loro pelle o dal loro credo politico”.
Il Parroco ha quindi invitato tutti a partecipare al ricco buffet preparato per l’occasione: il tutto accompagnato da musica live per l’intrattenimento di giovani e meno giovani.
Unica nota dolente, e dobbiamo purtroppo riferirne, l’allarme del giorno prima, scatenato da stupidi atti vandalici procurati dal solito gruppetto di imbecilli.
Chiudiamo ritendo doveroso rivolgere un plauso speciale a chi ha saputo preparare una festa perfettamente riuscita sotto tutti i punti di vista. Complimenti al Comitato di quartiere.
Renato Magrelli
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