Bracciano: il Comune aggiusta il tiro sul problema acqua

Il Comune di Bracciano aggiusta il tiro sul pericolo acqua. Il 18 scorso l’Amministrazione guidata da Giuliano Sala aveva emesso un comunicato su cui campeggiava in grande la scritta: “Nessun pericolo ma solo prudenza per l’uso dell’acqua”.  Il testo spiegava: “La Regione Lazio e la ASL RM F hanno individuato concentrazioni di arsenico e fluoruri eccedenti i parametri previsti dalla Direttiva Europea 98/83 negli acquedotti Fiora e Lega, attualmente oggetto di ulteriori controlli da parte del settore tecnico.
A titolo precauzionale è stata predisposta un’ordinanza sindacale che, data l’importanza della tutela della salute, superando le prescrizioni regionali, vieta l’uso potabile dell’acqua nelle zone specifiche servite dall’acquedotto “Lega” (Vigna di Valle e dintorni). Si conferma comunque che non esistono significative ragioni di pericolo…”
Il Tabloid aveva subito sottolineato come quel “Nessun pericolo” fosse quanto meno inappropriato alla reale situazione. E probabilmente l’osservazione è andata a segno, visto che ieri, 19 giugno, un altro comunicato rialzava il livello di attenzione dei cittadini con un più corrispondente alla realtà: “Acqua: a titolo precauzionale vietato l’uso potabile dell’acquedotto di Vigna di Valle”. Giuliano SalaQuesta volta era lo stesso sindaco Sala a spiegare la situazione: “La presenza di arsenico e fluoro nelle acque di comuni insistenti su territori vulcanici – diceva il primo cittadino – è un fatto naturale connesso alla composizione degli stessi terreni”. “Tengo a sottolineare – aggiungeva – che non solo tali livelli sono di poco superiori al limite indicato dalla normativa, ma anche che entro 20-30 giorni al massimo l’ordinanza verrà rimossa perché stiamo lavorando alla realizzazione di un’apparecchiatura che, attraverso il filtraggio delle acque, consentirà di riportare i livelli sotto i limiti consentiti”.
Il sindaco ricordava infine come i valori delle sostanze riscontrate nelle acque braccianesi fossero molto inferiori a quelli presenti in acquedotti di altri comuni limitrofi che, però, godono di una proroga concessa da Regione Lazio e Asl che il Comune di Bracciano non ha ancora richiesto. “L’ordinanza – proseguiva il comunicato – è quindi stata emessa a titolo puramente precauzionale e solo finché non sarà completata l’installazione dell’apparecchiatura di filtraggio. L’invito alla cittadinanza – concludeva Sala – è pertanto di non cedere a immotivate preoccupazioni, ma di usare solo alcune precauzioni, indicate nell’ordinanza e comunicate attraverso appositi manifesti”.

                                                                                                                                          Alessandro Bettarelli

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