Eppure è strano: sul dizionario italiano Hoepli esiste la parola “trombatura” il cui significato è bocciatura, fallimento, insuccesso. Quando si parla di elezioni sembra si possa anche dire “una solenne trombatura”.
Forse qualcuno avrebbe preferito, proprio perché trattasi di politica, aggiungere il termine onorevole al posto di solenne, ma secondo noi nelle trombature delle ultime consultazioni c’è molto poco di “onorevole” dato il costo che rappresentano per noi cittadini.
Certo non piace a nessuno “essere trombato”, anche se crediamo che qualche “buongustaio” esiste certamente, ma scoprire che in mattinata il titolo dell’elenco dei non rieletti annunciato su twitter da Palazzo Chigi “ecco tutti i trombati”, è stato prontamente rimosso (evidentemente qualcuno si è risentito forse perché ci ravvisava il senso biblico), ci ha sorpreso leggermente.
Con minor sorpresa abbiamo scoperto con quale bagaglio gli onorevoli “diversamente eletti” (così siamo sicuri che non si offendono) lasceranno le tanto agognate postazioni.
C’è chi si allontanerà con la morte nel cuore ma con la valigetta contenente 260 mila euro di liquidazione, chi dovrà accontentarsi di una da 150 mila, e chi poverino sopravviverà fino al prossimo incarico istituzionale/partitico con appena 60 mila euro.
Le loro pensioni, duramente conquistate, sono poi una miseria: mediamente poco più di 6 mila euro mese. Per semplice pudore, evitiamo di parlare dei benefits che lasceranno alle new entries che difficilmente ci rinunceranno: d’altra parte se li ritroveranno senza averli richiesti!
Bisogna ammettere che la passione politica paga, eccome se paga!
Forse qualcuno avrebbe preferito, proprio perché trattasi di politica, aggiungere il termine onorevole al posto di solenne, ma secondo noi nelle trombature delle ultime consultazioni c’è molto poco di “onorevole” dato il costo che rappresentano per noi cittadini.
Certo non piace a nessuno “essere trombato”, anche se crediamo che qualche “buongustaio” esiste certamente, ma scoprire che in mattinata il titolo dell’elenco dei non rieletti annunciato su twitter da Palazzo Chigi “ecco tutti i trombati”, è stato prontamente rimosso (evidentemente qualcuno si è risentito forse perché ci ravvisava il senso biblico), ci ha sorpreso leggermente.
Con minor sorpresa abbiamo scoperto con quale bagaglio gli onorevoli “diversamente eletti” (così siamo sicuri che non si offendono) lasceranno le tanto agognate postazioni.
C’è chi si allontanerà con la morte nel cuore ma con la valigetta contenente 260 mila euro di liquidazione, chi dovrà accontentarsi di una da 150 mila, e chi poverino sopravviverà fino al prossimo incarico istituzionale/partitico con appena 60 mila euro.
Le loro pensioni, duramente conquistate, sono poi una miseria: mediamente poco più di 6 mila euro mese. Per semplice pudore, evitiamo di parlare dei benefits che lasceranno alle new entries che difficilmente ci rinunceranno: d’altra parte se li ritroveranno senza averli richiesti!
Bisogna ammettere che la passione politica paga, eccome se paga!
Renato Magrelli
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