La vicenda della lista degli stupri emersa al Liceo Classico Giulio Cesare di Roma viene definita da Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, come un gesto da incivili e un fatto molto grave. Intervenendo a Radio Cusano Campus durante il programma “Battitori Liberi”, Giannelli sottolinea come episodi del genere non possano più essere considerati goliardici, alla luce dell’attuale sensibilità sul tema dei rapporti tra i generi.
Un gesto grave che richiede responsabilità
Giannelli evidenzia la necessità di una riflessione profonda, poiché una società non può progredire se al suo interno si manifestano comportamenti di questo tipo. Sottolinea inoltre l’importanza dell’azione del ministro, che ha chiesto di accertare le responsabilità e punire i colpevoli. Accanto alla repressione, però, ritiene indispensabile un’azione rieducativa, perché la scuola è soprattutto luogo di prevenzione.
Educazione e prevenzione nelle scuole
Il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi richiama l’attenzione sull’educazione sessuale-affettiva, considerata uno strumento utile anche per affrontare episodi simili. Tuttavia, evidenzia come oggi la scuola sia sovraccaricata di compiti un tempo affidati alle famiglie, meno presenti rispetto al passato. Per questo, secondo Giannelli, è necessario l’intervento di esperti per affrontare tematiche così delicate.
La necessità di tempi adeguati e di un ruolo più definito per la scuola
Giannelli segnala inoltre un problema tecnico: un’ora settimanale dedicata a queste tematiche non è sufficiente. Se si ritiene che tali competenze siano importanti, occorre dedicare loro più tempo e stabilire con chiarezza se la scuola debba assumere un ruolo più incisivo. Diversamente, si rischia che gli interventi risultino solo formali e non realmente efficaci.











