LADISPOLI – IL FALSO APPARENTAMENTO E IL RICORSO DI CINQUE STELLE

Apprendiamo che la lista Cinque stelle ha presentato un ricorso per chiedere il riconoscimento del “secondo” apparentamento effettuato tra Paliotta e un rappresentate del Geco, peraltro siglato in difformità rispetto alla volontà espressa dal direttivo dello stesso Geco e in contrasto rispetto a un precedente apparentamento già formalizzato in senso opposto.
E’ opportuno precisare, preliminarmente, che l’associazione, ormai, non attribuisce alcuna importanza alla contesa (frutto di un raggiro messo in atto dal sindaco Paliotta) i cui esiti non portano beneficio, né al sistema democratico, né ai cittadini di Ladispoli.
Certamente, nel caso in cui il ricorso venisse accolto, il candidato della lista 5stelle vedrebbe l’assegnazione del posto in consiglio comunale. E per quanto ci consta non abbiamo nulla in contrario affinchè ciò accada. Anzi, gli auguriamo di avere successo, certi che la sua “lontananza” dagli intrighi della politica (almeno per il rispetto della lista che rappresenta) certamente non gli consentirà di sostenere le azioni discutibili dell’Amministrazione Paliotta e che la sua presenza certamente potrà aggiungere una voce a sostegno della legalità, dopo le numerose vicende, denunce e interrogazioni che fanno del Comune di Ladispoli uno dei più “discussi” riguardo al rispetto delle regole civili.
A proposito dello “strano” apparentamento, proprio oggi apprendiamo di un diverbio tra gli autori dell’accordo truffaldino che si è manifestato con urla e rimostranze tali da richiedere l’intervento dei Carabinieri presso la sede del Comune. E tutto ciò conferma i sospetti originari circa le ragioni che hanno portato all’intesa.
Non proviamo alcun risentimento verso il falso rappresentante del Geco che si è trovato, in uno stato di bisogno, oggetto di un raggiro messo in atto dal solito personaggio. Ma non possiamo non rammaricarci perché ancora una volta troviamo il sindaco Paliotta protagonista di azioni di bassissimo profilo e soprattutto di grave danno per la politica ladispolana e l’immagine della città.
Ma sapevamo bene che questo, in ogni caso, sarebbe stato il massimo livello che l’attuale sindaco avrebbe saputo esprimere. E forse, per questa ragione ha trovato la conferma nell’elettorato e persino una certa “attrazione” da parte di forze politiche, prima lontane e poi vicine, e di altri personaggi, prima paladini del cambiamento e poi innamorati delle comode sedute all’interno del palazzo.
In ogni caso, ciò che è successo oggi è particolarmente grave e l’Associazione il Geco si rivolgerà agli organi competenti per fare chiarezza sull’accaduto per verificare se risponde al vero che lo “strano” apparentamento sia stato ottenuto in cambio di promesse o benefici.
Ed è evidente che, in caso affermativo, vista la gravità della fattispecie che viene configurata, l’associazione interesserà la magistratura e si costituirà parte civile.

Il Presidente dell’Associazione IL GECO
Santo Fabiano
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