LADISPOLI – NON C’È PIÙ UN EURO!



Questa ultima manovra finanziaria, criticata da tutti i Sindaci italiani appartenenti ai vari schieramenti politici, sta strangolando anche le amministrazioni regionali al punto che l’Assessore alle Politiche Sociali e Famiglia della Regione Lazio, dott. Aldo Forte, ha scritto una lettera ai sindaci invitandoli ad aderire ad una forma di protesta contro i tagli dissennati che rischiano di far chiudere importanti servizi alla collettività.
“Come stiamo dicendo da tempo – esordisce così il Sindaco Crescenzo Paliotta – la stretta economica alla quale le varie finanziarie ci stanno sottoponendo è arrivata a minare l’erogazione di delicatissimi servizi rivolti alla popolazione più debole”.
“Non si tratta quindi di una lotta tra avverse maggioranza o minoranza – continua Paliotta – ma il problema è di ben più vaste proporzioni ed investe anche la Regione Lazio che con il Governo centrale condivide ideali e programmi. In questi giorni ho ricevuto l’invito dell’Assessore Regionale Forte ad aderire ad una vibrante forma di protesta perché, come testualmente riportato nella sua nota, i servizi sociali sono in pericolo, e con la quale mi chiede di aderire al suo invito portando a conoscenza dei fatti tutta la cittadinanza attraverso ogni forma di comunicazione”.
“Debbo forzatamente ricorrere all’aiuto dei numeri – dice il Sindaco – per far comprendere a tutti la gravità delle decisioni del Governo Berlusconi: ogni anno dal bilancio dello Stato vengono accantonate somme per il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali e da questo Fondo vengono ripartiti i finanziamenti alle Regioni per la erogazione dei vari servizi. Ebbene,. se nel 2007 la quota per la Regione Lazio era di 80 milioni di euro, la stessa quota si è abbassata nel 2011 a poco più di 20 milioni mentre per gli anni 2012 e 2013 sono previsti rispettivamente 6 milioni e 3,9 milioni di euro”.
“Sembra che si stia parlando di cifre enormi – prosegue Paliotta – ma se consideriamo che questi soldi debbono essere suddivisi per tutta la popolazione del Lazio che ammonta a circa 5,8 milioni di persone, un comune come Ladispoli riceverà qualcosa come 25/30mila euro per erogare servizi che oggi ci costano mediamente intorno ad 1,5 milioni di euro. E parliamo di servizi ai disabili, agli anziani, alle persone svantaggiate, alle famiglie bisognose, agli esoneri per la mensa scolastica e per la partecipazione ai soggiorni estivi, e molto altro ancora”.
“Gravissimo – sottolinea il Sindaco – è il taglio totale del capitolo di spesa relativo ai finanziamenti destinati al Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza che il Governo ha tagliato definitivamente, cioè ha materialmente portato a 0, a fronte di una storica erogazione al Lazio di 33 milioni di euro”.
“Al di là di ogni considerazione politica che lascio al singolo cittadino e che personalmente tralascio per onestà intellettuale, – chiude indignato Crescenzo Paliotta – mi chiedo come faremo a garantire i servizi ai nostri cittadini senza aumentare le tasse o evitando di prevedere un pagamento per tutto? Come riusciremo a mantenere la dignità dei nostri servizi che negli anni sono cresciuti tanto da far annoverare Ladispoli tra i comuni con una qualità di vita più che accettabile? Come riusciremo a far comprendere a chi ci governa che così facendo si chiudono le porte in faccia agli anziani soli, ai disabili, alle persone povere, alla civiltà”?

L’Ufficio stampa Comune Ladispoli
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