Di Maio: “La guerra non è una soluzione”
Di Maio: “La guerra non è una soluzione” [CONTINUA]
Di Maio: “La guerra non è una soluzione” [CONTINUA]
In queste ore siamo al lavoro come Governo sugli ultimi sviluppi della situazione in Iraq, che ovviamente preoccupano tutto il mondo. In quella regione la nostra priorità è e resta la lotta al sedicente Stato [CONTINUA]
Governo, vertice tra Di Maio e Zingaretti [CONTINUA]
Parola data e mantenuta al nostro Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. [CONTINUA]
Oggi leggo una lettera surreale di Luciano Benetton in cui prende le distanze da Autostrade. Ma vi pare possibile? È ridicolo.
Ditemi voi se è normale che a un anno e mezzo di distanza dalla tragedia del Ponte Morandi, l’uomo che per primo si è arricchito alle spalle degli italiani chiudendo un occhio sui mancati interventi di manutenzione da parte della sua società, oggi si improvvisi in un appello alla pace e al bene. Contro le campagne d’odio, come ha detto lui stesso. [CONTINUA]
Il MoVimento in questa fase ha bisogno di ripensarsi. Io credo che ce la possiamo fare solo in un modo: uscire dai palazzi per stare più insieme alla gente. È un appello che faccio a tutto il MoVimento. Non fermiamoci. Mai. [CONTINUA]
Attentato esplosivo contro militari italiani in Iraq: cinque i feriti, di cui tre in gravi condizioni. Lo apprende l’ANSA da fonti della Difesa. [CONTINUA]
La proposta del Ministro Luigi Di Maio sulle chiusure domenicali è “follia allo stato puro”, e a dimostrarlo sono i numeri. Lo afferma il Codacons, che boccia senza mezzi termini l’assurdo “ritorno di fiamma” di Di Maio sul fronte del commercio. [CONTINUA]
L’Asia, e la Cina in particolare, sono mercati in cui ogni anno cresce la domanda di prodotti di alta qualità, perché il benessere economico aumenta. E gli imprenditori italiani sono proprio coloro che possono offrire questo livello di qualità, in tutti i settori. Il nostro compito è sostenerli, sempre. [CONTINUA]
Sempre al lavoro. In Marocco Oggi in Marocco per firmare un importante partenariato strategico e vi spiego perché. Il Marocco è un Paese centrale per l’Italia, perché da tempo sta consolidando la sua posizione come [CONTINUA]
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