Lettere da Berlino ( ovvero “Voglio dire la verità tutta la verità nient’altro che la verità”)



1940. Non si tratta di lettere scritte da soldati giapponesi, martoriati dai bombardamenti americani su un’isola del pacifico (“Lettere da Iwo Jima”, regia di Clint Eastwood): sono piuttosto cartoline, che viaggiano in una stessa città, dove non ci sono barricate, dove si va nel rifugio antiaereo, ma non tutti i giorni. Berlino, inquietante, è imbellettata di svastiche, i sobborghi di sordide fazioni: chi sta col partito nazista, chi fa a gara a essere più laidamente servile, chi è delatore di un’anziana signora ebrea e va a rubarle tutto in casa. Cartoline viaggiano, sì, ma senza francobollo, manifesto di rivolta in miniatura, che mette in crisi i Nazisti, furibondi. L’invincibile Terzo Reich è minacciato, in casa propria, non dai cannoni sovietici e americani ma da un civile berlinese, che compie un gesto semplice e allo stesso tempo coraggioso: e giorno dopo giorno, le scale di Berlino sono tappezzate di cartoline con messaggi contro il regime. Otto, l’eroe in questa storia, agisce da solo o con la sua adorata moglie, Anna. E’ un uomo comune, operaio di una fabbrica, dove i giovani si tagliano le dita con la sega per non andare in guerra. L’unico figlio, giovane, biondo e ariano, è morto, probabilmente sul fronte orientale. “La colpa è del Führer” dice Otto, e vuole che tutti lo sappiano, vuole risvegliare le coscienze del popolo tedesco. E’ lucido, determinato, ha aperto gli occhi sulla verità e si ravvede profondamente per non averlo fatto prima. Vuole andare fino in fondo. Film vibrante emozionante, sincero, che tiene incollati alla sedia. Sceneggiatura impeccabile, basata sul romanzo “Ognuno muore solo “ di Hans Fallada. Interpreti straordinari, diretti egregiamente. Da non perdere.
Titoli di coda

Anna Quangel   Emma Thompson
Otto Quangel    Brendan Gleeson
Ispettore Escherich Daniel Bruhl
Persicke             Uwe Preus
Enno Kluge       Lars Rudolph
Eva Kluge          Katrin Pollitt

Regia Vincent Pérez
Soggetto Hans Fallada
Sceneggiatura Vincenz Perez, Achim von
Borries, Bettine von Borries
Fotografia Cristophe Beaucame
Montaggio Francoise Gedigier
Musiche Alexandre Desplat
Scenografia Jean-Vincent Puzot
Costumi Nicole Fischnaller
Prodotto X-Film Creative Pool,
Master movie, Filmwave.

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Informazioni su Maria Chiara D'Apote 269 Articoli
Laureata in Lettere presso il Dipartimento di "Italianistica e Spettacolo "della Università "La Sapienza di Roma". Si occupa da anni di Teatro,Cinema,Poesia,Pittura. Dal 1986 fa insegnamento Primario e Didattica dello Spettacolo per bambini, in una visione olistica,sistemica, dell' Essere Umano. Ha pubblicato articoli sul quotidiano socialista Avanti! (avantioline). Dal Gennaio 2016 scrive sul giornale  Il Tabloid, pubblicando articoli nella rubrica Cinema e Spettacolo.

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