POLITICA – LAURA BOLDRINI: POSSIBILE CHIAVE DI SVOLTA

L’elezione dell’ex portavoce dell’alto commissariato per i rifugiati dell’Onu, Laura Boldrini, è certamente l’atto politico più rilevante successivo al risultato delle elezioni politiche dello scorso febbraio.

Con l’elezione della parlamentare eletta nelle file di SEL la coalizione di centrosinistra sfida il Movimento 5 Stelle nel campo del rinnovamento della classe politica. Il nuovo Presidente della Camera non è un politico di professione, ha un curriculum di tutto rispetto, gode della stima personale di tutti i membri della Camera.

Pur essendo una novizia delle istituzioni parlamentari, la sua esperienza maturata “sul campo” nella ormai ventennale esperienza a fianco di migranti e rifugiati è una certezza sulla professionalità con cui affronterà questo nuovo compito.

Nel momento dell’elezione l’applauso dell’aula ha visto partecipare, oltre ai deputati della sua coalizione, anche la quasi totalità dello schieramento centrista, e diversi esponenti sia del PDL che del Movimento 5 Stelle. Applauso ripetuto più volte, con i “cittadini” eletti nella lista di Grillo che sono stati tra i più convinti sostenitori del nuovo presidente. 

Il discorso di insediamento di Laura Boldrini ha posto al centro della sua agenda la necessità di attenzione per gli ultimi, i poveri, i rifugiati, i disoccupati, i detenuti. Un’attenzione verso i poveri che non si discosta da quanto in questi giorni ha mostrato il nuovo pontefice (che lei ha richiamato nel discorso). Non è mancato un ricordo delle vittime del terrorismo, nel giorno in cui fu rapito Aldo Moro e furono uccisi i 5 uomini della scorta.

Silvio Rossi [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/7542/” title=”7542″]

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