“La situazione dell’Argol spa – spiega Michela Califano – deve essere al più presto risolta. Il Pd da tempo sta lavorando su più fronti per sensibilizzare le parti in causa trovando però il netto rifiuto di Alitalia che ignora ingiustificatamente un patto con i sindacati per la salvaguardia dei posti di lavoro. Quello di Cai/Alitalia è un atteggiamento censurabile, che non tiene conto dei più blandi diritti dei lavoratori”.
Cutolo: “Mentre Canapini, Alemanno e Polverini discutono di ampliamento del Leonardo Da Vinci, all’aeroporto 74 dipendenti dell’Argol spa saranno licenziati a giorni e altri mille lavoratori delle varie aziende che lavorano all’interno del sedime, rischiano di fare la stessa fine.
Che senso ha parlare di investimenti, di quarta e quinta pista, di 300mila nuovi posti di lavoro quando poi la realtà è diametralmente opposta: investimenti fermi e licenziamenti all’ordine del giorno?
Dove sono Canapini, Alemanno e Polverini incaricati dai loro rispettivi consigli comunali e regionali di risolvere la situazione? Sono al tavolo di Alitalia e AdR a programmare il raddoppio dell’aeroporto?
Se questo è l’andazzo noi diciamo no a qualsiasi ipotesi di ampliamento e speculazione.
L’Italia dei valori si schiera accanto ai 76 dipendenti Argol che da questa mattina protestano al Terminal 1 dell’aeroporto ed esprime piena solidarietà a chi, esasperato da questa situazione, si è incatenato come ultimo tentativo di far cambiare idea ai soliti noti”.
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