BRACCIANO – PRC: “NO ALLA SCELLERATA RICONVERSIONE”



I commenti della Polverini e di Mario Brozzi sulla sentenza del Tar del Lazio che respinge il ricorso presentato da 7 comuni contro una scellerata riconversione del Padre Pio di Bracciano sono offensivi e quantomeno inopportuni visto che se l’ospedale dovesse davvero chiudere e essere solamente ridotto a punto di primo intervento il rischio di vita per la cittadinanza è davvero reale. Non ci si può affidare ad una eliambulanza, né sperare di raggiungere in tempo ospedale distanti dal comprensorio come il San Filippo, il Sant’Andrea o il San Paolo di Civitavecchia. Tanto meno delle ore di punta. Polverini e Brozzi anziché plaudire al risparmio e al rientro del disavanzo dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza e sperare che non abbiano a doverla caricare con una lunga lista di morti. I soldi li prendano altrove, ne chiedano conto a coloro che hanno creato il buco all’epoca di Lady Asl.
A Brozzi vogliamo dire che non si governa la Regione come se fosse una società calcistica facendo solo gli interessi del presidente. Dovrebbe invece ricordarsi che in qualità di medico ha pronunciato il giuramento di Ippocrate. Non vorremo che sull’ospedale di Bracciano, ovvero sull’immobile che si viene a liberare,  si impiantasse una bella clinica privata. Noi vogliamo una sanità pubblica ed efficiente. A che pro poi gli investimenti fatti al Padre Pio in questi anni con un nuovo blocco operatorio e per un nuovo pronto soccorso in fase di realizzazione. Rifondazione Comunista ribadisce il suo no contro la scellerata riconversione e auspica che il Consiglio di Stato, ribaltando la sentenza del Tar emessa il 20 dicembre scorso, sappia ridare fiducia e salute ad un bacino di utenza di 200mila persone. 

 Il circolo di Rifondazione Comunista “Lago di Bracciano” Carlo Giuliani [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/5238/” title=”5238″]

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