CERVETERI – COMUNE: ALL’ALBA DI UN NUOVO COMMISSARIO.



E siamo a quattro. Sembra che Cerveteri non possa fare a meno del commissariamento. Per la quarta volta, infatti, la cittadina etrusca sarà affidata all’operato di un commissario prefettizio. Dal 1998 al 2007 tre commissari hanno intervallato il mandato dei sindaci, anticipatamente usciti di scena. Achille Togna, Paola Basilone e Raffaele Bonanno i tre prefetti deputati, nello spazio- tempo di quasi nove anni, a gestire le vicende del Comune cerveterano.  Mancano una manciata di giornate ed il nuovo anno annuncerà la quarta nomina prefettizia. Il commissario- traghettatore sarà preposto a controllare la burocrazia in seno alle aule del “Granarone” fino a quando non verrà eletto il sindaco. La primavera può attendere, per adesso.
L’inverno politico di Cerveteri ha ribaltato le sorti di Gino Ciogli, l’ex sindaco sfiduciato da una mozione e “licenziato” dal voto di 12 consiglieri. Altobelli, Accardi, Attili, Bartolozzi, Costantini, Croci, Gazzella, Marini, Orsomando, Porro, Ridolfi e Rossi protagonisti della maggioranza decisiva. Nulla hanno potuto i nove voti pro- Ciogli, rappresentati da: D’Ubaldo, Fusco, Galosi,  Vittoria Marini, Medaino e Travaglia. Oltre a Ramazzotti, presidente del consiglio comunale e, ovviamente, Ciogli.
“Le gravi inadempienze amministrative”- come si legge nell’atto protocollato il primo dicembre 2011- hanno determinato la frattura interna all’aula consigliare e la conseguente caduta del sindaco.
Via, dunque, al commissariamento con buona pace di tutti. O quasi: “ anche la peggiore amministrazione è meglio di un commissario”. Afferma il consigliere Carmelo Travaglia (in foto) che aggiunge:” Gli esponenti politici raggiunti dagl’avvisi di garanzia sono ancora limpidi ed innocenti, fino al giudizio finale”.
L’avviso di garanzia inviato, dalla Procura della Repubblica, ad 11 persone ,il giorno 24 novembre 2011, ha rappresentato il detonatore da cui è scoppiata la polemica tra le forze politiche di Cerveteri. Un provvedimento legale strettamente connesso all’urbanistica, vera spada di Damocle per le sorti di Ciogli, Ramazzotti ed altri nove indagati. La giustizia è ai lavori in corso. La giunta- Ciogli ne ha, a priori, fatto le spese, il commissariamento è pronto a partire. Sarà un viaggio della durata di quattro mesi.  Basteranno?

                                                                                                                                         Raffaele Caldarelli [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/5222/” title=”5222″]

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