ANGUILLARA – UN CONSIGLIO COMUNALE…”POLITICO”



C’è chi parla di tatticismo organizzato e chi invece di una strana casualità: MPA e Gruppo Di Gioia lasciano l’aula. Di fatto quella maggioranza più volte descritta come assolutamente coesa, ha ieri evidenziato tutta la sua fragilità anche se il Pdl dichiara di uscire da quest’ultimo Consiglio più unito che mai.

Proviamo ad andare per ordine seguendo i punti all’Odg del Consiglio Comunale che si è tenuto ieri 29 settembre.
1.    mozioni.
2.    protocollo d’intesa per la gestione associata del servizio di trasporto pubblico locale. approvazione schema di convenzione.
3.    promozione di un programma di sviluppo integrato nell’area del litorale nord. approvazione documento di base per le individuazioni di indirizzo.
4.    richiesta di alienazione ex art. 8 l.r. n. 1/86 modificata dalla l.r. n.6/05 e dalla l.r. n.11/05, terreno individuato al ct. fg.13 p.lla 281 e p.lla 279/b sigg. Pelliccioni Silvia, Pelliccioni Marco e Pelliccioni Fabio.
5.    regolamento sulla tutela degli animali. modifica art. 13
6.    approvazione schema di cessione gratuita aree ubicate in via della mola vecchia ex mattatoio
7.    adozione nuova perimetrazione del piano di recupero del consorzio Colle dei Pini.
8.    approvazione regolamento cimitero per cani e piccoli animali.

Punto 1 – Alla mozione già presentata dall’UDC/API rivolta ad impegnare il Comune a porre in essere tutto quanto in suo potere per bloccare presso la Regione Lazio nuove aperture di cave, si aggiungono proprio in sede di Consiglio quella del Gruppo Di Gioia, del Pdl e dell’MPA. Un po’ di maretta tra maggioranza e opposizione in merito a quelli che sono i termini per presentare mozioni e che sembrano non essere  stati  rispettati. L’impressione che si riceve è che tutti ora vogliano cavalcare l’onda del dissenso dei quartieri coinvolti. A qualcuno tra l’altro, l’essere sfavorevoli  all’apertura di nuove cave potrebbe far pensare di voler caldeggiare in questo modo una sorta di monopolio per quelle esistenti.  Della serie: come ti muovi fai danni!  Consiglio sospeso per qualche decina di minuti mentre i Capi gruppo si riuniscono per definire un documento congiunto. Al momento della votazione sono tutti concordi tranne il Consigliere Francocci che vota a sfavore motivando il suo dissenso per il “tono politico” del documento che avrebbe invece secondo lui, per avere la giusta forza, essere argomentato e basato tecnicamente  più sul rispetto dell’ambiente.
Il vicesindaco Paolessi legge una sentenza del Tar che in una situazione analoga ha dato ragione ai cavatori ricorrenti, cancellando di fatto le ragioni espresse dal Comune (quello di Priverno); questo a significare che purtroppo la Regione tende sempre ad “esercitare potere sostituitivo” vanificando di fatto qualunque decisione comunale. Stabilito che il parere esprimibile da tecnici comunali in sede di conferenza di servizi non ha nessun “potere ostativo”,  come ricordato anche dal consigliere Pizzorno, il Consiglio decide di partecipare in massa alla prossima riunione indetta a Ponton dell’Elce a sostegno del quartiere, e a riprova dell’effettivo interesse generale nei confronti del divieto di future aperture di nuove cave. Il Consigliere Manciuria ribadisce che un intervento politico nei confronti della Regione atto a far modificare la normativa vigente sulle cave, come peraltro fatto dall’UDC/API di recente, potrebbe avere esiti migliori.
Il Consigliere Bianchini chiede di leggere una dichiarazione per conto del Gruppo Di Gioia in cui si lamenta la scarsa attenzione da parte della maggioranza a quelli che sono i problemi che da tempo l’opposizione chiede di trattare (167, Tarsu, PRG, interrogazioni  varie, etc). Per meglio manifestare la loro protesta, i consiglieri del gruppo Di Gioia abbandonano l’aula raggiungendo il Consigliere Di Gioia che lo aveva già fatto sin dai primi minuti dell’assise.
Punto 2 – si tratta di votare a favore di un protocollo di intesa con il Comune di Trevignano finalizzato ad implementare il servizio di trasporto pubblico tra i due comuni utilizzatori della stessa società (Capparella). Senza alcun impegno di spesa e da sottoporre comunque alla Regione il cui assessore Lollobrigida, afferma il Consigliere Serami, è da tempo impegnato nella razionalizzazione dei trasporti locali. La delibera viene votata favorevolmente all’unanimità dei presenti, quelli rimasti in aula.
Punto 3 – Votato con la stessa unanimità un programma di sviluppo che coinvolge dodici comuni dell’area compresa tra Anguillara, Trevignano, Bracciano, Civitavecchia, Cerveteri e Fiumicino. Il progetto prevede la creazione di un’area di sviluppo soprattutto turistico che si diversifichi dalla complessità della Provincia e possa presentare una maggiore facilità di accesso a finanziamenti. L’assessore Chiavari garantisce non trattarsi dell’ennesima creazione di un carrozzone dispendioso, ma che prevede nella sua prosecuzione l’intervento di un solo funzionario provinciale a fare da raccordo.
Punto 4 – ritirato
Punto 5 – Il consigliere Cresca chiede una modifica che consenta a piccoli animali di essere trasportati sui mezzi pubblici. Votano tutti a favore ad eccezione del Consigliere Casasanta decisamente contrario.
Punto 6 – Errata l’espressione “cessione gratuita” che dovrà essere sostituita con quella più corretta “permuta”. Un battibecco molto vivace tra il Consigliere Manciuria e il Segretario Inches fino alla determina di ritirare la delibera che secondo il consigliere dell’UDC era priva dell’indispensabile parere tecnico.
Punto 7 – Mentre il Consigliere Minelli presenta i contenuti di questa delibera che prevede un ampliamento al piano di recupero del consorzio Colle dei Pini, viene chiesta la conta dei presenti per verificare se esista il numero legale. Sono infatti usciti dall’aula l’Assessore Guiducci, il consigliere Calabrese, l’Assessore Chiavari, e dall’inizio del Consiglio manca inoltre l’Assessore Piccioni. Consiglio sospeso nuovamente. I Consiglieri di opposizione Gasperini e Manciuria vengono invitati a partecipare ai “lavori in camera caritatis” del gruppo Pdl. Al loro rientro in aula, dopo l’appello che conferma la presenza del numero legale e quindi la legittimità dell’assise, si procede a votare la delibera che passa con la sola astensione dell’Assessore Bigagli.
Vanificato per il momento, l’evidente colpo di mano degli uomini che fanno riferimento al dott. Pizzigallo (sarebbe interessante sapere perché proprio in occasione di questa delibera), che comunque hanno innestato una reazione a catena che non potrà non produrre effetti pesanti nell’attuale Giunta e speriamo non per la comunità.
Punto 8 – argomento non discusso perché non ‘passato’ in commissione.

Il Consiglio viene sciolto poco prima delle ore 21,00 e i componenti del Pdl si avviano all’uscita piuttosto scuri in volto. Non crediamo ci vorrà molto tempo per avere qualche comunicazione in merito alle decisioni che dovranno necessariamente essere prese se decideranno di proseguire per la loro strada magari con qualche rimpasto.
Esce dal Comune insieme con noi il Consigliere Manciuria al quale chiediamo un commento sulla defezione dell’MPA e l’abbandono dell’aula da parte del Gruppo Di Gioia: “Sono dell’idea che abbiano voluto far mancare il numero legale quale atto di forza all’interno di una maggioranza che ormai non c’è più. Le dichiarazioni a motivazione dell’abbandono lette dal consigliere Bianchini sembrano più che altro strumentali ma non ritengo facciano parte di un piano ordito in combutta con gli uomini di Pizzigallo”.
L’UDC/API sono andati in soccorso del Pdl consentendo che la votazione avvenisse e votando a favore della delibera: un atteggiamento di comodo o etico?
“Siamo entrati nel merito della richiesta, ne abbiamo condiviso gli intenti e inoltre abbiamo ritenuto dover compiere un atto di rispetto nei confronti del consorzio. Di fatto abbiamo anche voluto rimanere coerenti con quanto da noi espresso nel 2006 durante la giunta Minnucci”.
Secondo Lei che scenario si prospetta ora davanti al vicesindaco Paolessi?
“Ribadisco che la maggioranza oggi ha dimostrato di non esistere più. Credo dovrà decidere, e anche in tempi brevi, tra le dimissioni o l’azzeramento della Giunta”.

Renato Magrelli

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