Occupati e disoccupati (dati provvisori)
Dopo l’aumento del mese di aprile (+0,6%), a maggio 2015 gli occupati diminuiscono dello 0,3% (-63 mila) rispetto al mese precedente. [CONTINUA]
Dopo l’aumento del mese di aprile (+0,6%), a maggio 2015 gli occupati diminuiscono dello 0,3% (-63 mila) rispetto al mese precedente. [CONTINUA]
Ad Aprile i disoccupati diminuiscono su base mensile dell’1,2% (-40 mila). Dopo l’incremento degli ultimi due mesi, ad aprile il tasso di disoccupazione cala di 0,2 punti percentuali, arrivando al 12,4%. [CONTINUA]
E arrivano i numeri e la realtà a raccontarci cosa cova nella pancia del paese e quali danni continuino a produrre la crisi e l’inerzia del governo. [CONTINUA]
Il motivo per cui l’economia italiana cresce meno della media europea e la disoccupazione è altissima non è la crisi ma va cercato proprio nelle politiche di rigore [CONTINUA]
Dopo il calo del mese di febbraio, a marzo 2015 gli occupati diminuiscono dello 0,3% (-59 mila) rispetto al mese precedente, tornando sul livello dello scorso aprile. [CONTINUA]
Dopo il forte calo registrato a dicembre, seguito da un’ulteriore diminuzione a gennaio, a febbraio il tasso di disoccupazione sale di 0,1 punti percentuali [CONTINUA]
L’ agricoltura fa registrare un incremento record del 7,1 per cento nel numero di occupati, che è dieci volte superiore al valore medio totale di tutti i settori, nonostante le pesanti difficoltà registrate [CONTINUA]
Nel 2013 risultano occupate quasi sei persone su dieci in età 20-64 anni, con un forte squilibrio di genere a sfavore delle donne e un marcato divario territoriale tra il Centro-Nord e il Mezzogiorno. E’ [CONTINUA]
“Il lavoro nobilita l’uomo” scrisse Marx ne Il Capitale e nel primo articolo della nostra Costituzione è scritto che “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”. [CONTINUA]
Disoccupazione giovanile al 43,3%, disoccupazione generale al 13,2%, prodotto interno lordo regredito a quello del 2000. [CONTINUA]
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