Coldiretti: l’agricoltura continua a trainare l’economia italiana



L’agricoltura continua ad essere un settore fondamentale per l’economia italiana: è questo ciò che è emerso in modo inequivocabile da alcuni dati presentati da Coldiretti.

In calo il PIL: dato positivo solo per l’agricoltura

Coldiretti, prendendo in analisi dei dati ISTAT, ha rilevato un calo del PIL nazionale del -0,1% rispetto allo scorso trimestre, un dato sicuramente non positivo, tuttavia in questo contesto poco florido l’agricoltura recita un ruolo da protagonista.

Nonostante il trend sia negativo, infatti, l’agricoltura è risultata essere il solo settore in crescita, avendo fatto registrare un incremento del +1,6% rispetto al trimestre precedente.

La rilevanza dell’agricoltura per l’economia nazionale emerge in modo ancor più nitido effettuando un confronto con il medesimo periodo dell’anno precedente: in tale ottica, infatti, l’aumento registrato risulta essere pari a +4,8%, una cifra davvero molto importante.

Coldiretti ha sottolineato il fatto che l’agricoltura stia riuscendo a conseguire dei risultati così pregevoli sebbene le condizioni per fare impresa in tale ambito non siano affatto tra le più semplici.

La concorrenza sleale dall’estero

Anzitutto, Coldiretti ha ricordato il maltempo che ha interessato diffuse zone d’Italia e che ha sicuramente rappresentato un ostacolo per le aziende del settore, allo stesso tempo si è menzionata la concorrenza estera.

Quello della concorrenza straniera è un aspetto particolarmente critico, in quanto le aziende che competono con quelle italiane lo fanno molto spesso in modo sleale.

Sicuramente hanno un peso non irrilevante le importazioni “selvagge” dall’estero, come quelle di olio d’oliva: per quanto riguarda questo prodotto le importazioni si rivelano particolarmente massicce soprattutto dalla Turchia, e in tantissime occasioni il prodotto importato si rivela tutt’altro che soddisfacente a livello di qualità.

Molto frequente è inoltre che i prodotti stranieri vengano spacciati per italiani: è cosa nota il fatto che il Made in Italy sia considerato un’eccellenza in tutto il mondo, sia per quel che riguarda i prodotti alimentari che tutt’altro genere di produzioni, di conseguenza moltissime aziende straniere presentano i loro alimenti come “italiani” pur non essendolo affatto.

Produttori stranieri e impiego di ingredienti potenzialmente nocivi

Non è rara neppure l’eventualità per cui i prodotti stranieri contengano elementi che, in Italia, sono considerati potenzialmente nocivi, e da questo punto di vista si può aprire una parentesi recente.

L’Unione Europea, infatti, ha scelto di consentire alle imprese del settore di poter produrre pasta al grano glifosato, il quale si ritiene appunto che sia nocivo alla salute.

Come riportato dalla testata Corriere di Siena, il segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo non ha usato mezzi termini e ha dichiarato “Magnatevela voi!”.

Polemiche sulle imposizioni dell’Unione Europea, le quali in molte occasioni sembrano in effetti essere poco rispettose delle produzioni nostrane, sono sollevate inoltre da Matteo Salvini.

Il vicepremier ha infatti sottolineato che, tra le varie problematiche correlate alle imposizioni ad opera dell’UE, vi è anche la previsione di tagli per 3 miliardi di euro all’agricoltura italiana; l’Italia, ha detto Salvini, “si metterà di traverso”.

L’importanza di valorizzare al meglio l’agricoltura italiana

Al di là di tali questioni politiche, è evidente che l’agricoltura sia un settore trainante per l’intera nazione e meriti di essere valorizzata nel miglior modo possibile.

L’Italia è straordinariamente ricca di eccellenze in questo settore, di conseguenza sarebbe importante non solo che le imprese agricole vengano agevolate, ma anche che a livello internazionale i prodotti italiani possano essere riconosciuti in modo certo, magari attraverso la creazione di marchi ufficiali da conseguire solo ed esclusivamente sulla base di rigidi criteri di qualità.

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